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Il caso a torre boldone

“Top Tower del bungee jumping troppo vicina al cimitero”, scoppia la polemica

Secondo l'opposizione l'attrazione del nuovo Parco Avventura sarebbe a meno di 50 metri dal camposanto: "Lì non può stare per legge"

Ad attirare l’attenzione non sono i venti metri d’altezza dai quali si lanciano gli avventori più temerari. Piuttosto, quelli che la separano dal cimitero del paese. Stiamo parlando della torre di bungee jumping del Parco Avventura di Torre Boldone, inaugurato lo scorso luglio: pochi metri attorno ai quali sta montando l’ennesima polemica tra maggioranza e opposizione.

Il motivo? “Nel progetto iniziale la ‘Top Tower’ (questo il nome dell’attrazione, ndr) rispettava i cinquanta metri di distanza dal cimitero, come prevede la legge – spiega Alberto Ronzoni, consigliere della lista civica Cittadini di Torre Boldone -. Un limite volto a preservare la sacralità del luogo tenendo conto di un suo possibile ampliamento. Ragion per cui – sostiene – oltre quella soglia non può trovarsi nulla. Solo il chiosco che vende i fiori”.

L’avvocato Ronzoni, insieme al collega Guido Spreafico (geometra, capogruppo della Lista Civica per Torre Boldone), ha incaricato alcuni tecnici di verificare se quei 50 metri fossero stati o meno rispettati: “Ma dai nostri rilievi – assicura Ronzoni – non è affatto così”.

Il 12 novembre le minoranze hanno informato l’Ufficio Tecnico del Comune. “Sono stati i cittadini a segnalarcelo – ci tiene a sottolineare Spreafico – ma controllare che tutto sia in regola non dovrebbe essere compito nostro, quanto dell’amministrazione”.

Il tema del contendere è chiaro. Ma qualora venisse appurata un’irregolarità, che ne sarà della torre di bungee jumping nuova di zecca? “Di sicuro non sarà demolita – assicura Vanessa Bonaiti, assessore ai Servizi Sociali e presidente della Fondazione Istituto sordomuti (Isb), proprietaria dell’area che ospita il Parco Avventura -. Non stiamo parlando di una struttura fissa, ma amovibile, che non dovrebbe nemmeno richiedere l’obbligo di rispetto della fascia” dei 50 metri.

Trattandosi di un bullonato, secondo l’assessore per spostare la torre sarebbe sufficiente l’utilizzo di una gru, con un costo non indifferente per le casse del parco: “Qualche decina di migliaia di euro – specifica Bonaiti -. Risorse che la proprietà avrebbe impiegato nell’ampliamento dell’area bimbi”.

Se il legale rappresentate della società Parco Avventura Bergamo Srl, Marco Zanchi, preferisce non sbilanciarsi troppo (“non abbiamo ancora ricevuto comunicazioni ufficiali, ma siamo tranquilli”), la replica del sindaco di Torre Boldone Claudio Sessa non si fa attendere: “Sulla carta era tutto in regola – premette – ora manderemo un avviso alla società del parco che avrà trenta giorni per effettuare le verifiche del caso”.

Sul caso sollevato  dalle minoranze: “Ronzoni e Spreafico hanno tentato in tutti i modi di non far aprire il parco – sostiene Sessa – prima con dei cavilli bufocratici che non hanno sortito alcun effetto, se non di ritardarne l’apertura; poi polemizzando sul taglio delle piante con un esposto finito nel nulla. Intanto il Parco Avventura è partito alla grande, con tanti frequentatori e tanti apprezzamenti da parte della gente. Evidentemente – conclude – questo è il loro modo di fare politica pensando di raccattare consensi”.

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