Un’agenzia immobiliare pubblica un annuncio di vendita per l’area dell’ex Ote: prezzo 900mila euro. Annuncio ritirato nel giro di poche ore. Domenico Bosatelli, patron di Gewiss e di Grupedil, deve aver liquidato la faccenda come la cenere delle sue perenni sigarette.
Intanto il progetto del Chorus Life procede spedito per trasformare l’ex Area Ote in un quartiere d’avanguardia tecnologica o smart city. Che questo progetto, tanto caro al Cavalier Bosatelli, macini già record non è una novità. In solo 16 mesi è stato sottoscritto l’accordo di programma che ha visto coinvolti Regione Lombardia, Comune di Bergamo, Provincia, Teb e Grupedil.
Intanto Grupedil ha ottenuto il permesso per gli scavi. Poca cosa? Non proprio. Questo permesso permette, dopo la bonifica già ultimata, di predisporre le aree di scavo in modo che da gennaio, quando dovrebbero arrivare i permessi di costruire, l’area tra via Serassi, via San Fermo e via Codussi diventi a tutti gli effetti il cantiere di Chorus Life.
Il progetto, che prevede interventi per 160 milioni di euro, vedrà tra i vari edifici la costruzione del nuovo Palazzetto dello Sport. Oltre all’Arena Gewiss che sarà il centro di quest’area di circa 120.000 metri quadrati, ci saranno spazi privati per 10mila metri quadrati per il Palazzetto dello Sport, 15mila per l’ambito commerciale, 6.000 per uno spazio ricettivo che fungerà da hotel, 5.000 per uno spazio abitativo e 4mila per uno spazio terziario dedicato all’ambito sportivo con strutture come centro medico e spa, mentre di pertinenza pubblica sarà la parte della viabilità e quella della palestra comunale che sorgerà fra via Codussi e via San Fermo.
Mentre le ruspe sono già al lavoro, si attendono le gru che da gennaio dovrebbero essere innalzate per le costruzioni. Bocche cucite su tutti i fronti all’interno del cantiere, ma qualcuno sussurra che per la prossima primavera si potrebbe già delineare il profilo di qualche edificio.
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