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Ance, costruiamo il futuro

Ance, 70 anni

Edilizia, Pesenti: “Imprese di supereroi, ora dateci investimenti e meno burocrazia” fotogallery

La presidente dell'associazione dei costruttori edili di Bergamo analizza gli scenari attuali ed evidenzia le necessità di un settore che dopo aver superato una delle peggiori crisi di sempre ha voglia di tornare a essere protagonista, rinnovandosi.

Nessuna autocelebrazione ma tanta voglia di affrontare il futuro con la consapevolezza di un passato che è stato glorioso ma anche difficile: Ance Bergamo festeggia il suo 70esimo anniversario di fondazione stringendo idealmente tra le mani un manifesto programmatico degli imprenditori edili bergamaschi, che ha preso il nome di “RenaissANCE”.

Il punto di partenza è stato fissato da una ricerca di Scenari immobiliari, in collaborazione con Ance Bergamo, che fotografa alla perfezione la provincia, con l’obiettivo di cogliere le opportunità che ancora il territorio è in grado di offrire in termini di investimenti, crescita economica e sviluppo sociale.

“Vogliamo costruire il futuro – ha sottolineato la presidente di Ance Bergamo, Vanessa Pesenti – guardando alle grandi opere ma anche avere cura della nostra città e dei nostri paesi, delle nostre periferie. I centri urbani e le infrastrutture del passato ci hanno consentito di diventare il Paese che siamo e che adesso dobbiamo ulteriormente valorizzare realizzando le nuove necessarie infrastrutture. A Bergamo ci siamo, forti di 70 anni di esperienza, e pronti per l’edilizia 4.0. Consapevoli che il futuro, per le nostre imprese, significa fare un salto di qualità, anche dimensionale, alzando l’asticella degli obiettivi”.

Un cambiamento, ha ricordato, che deve coinvolgere l’intera filiera, con l’invito ad abbandonare l’inutile individualismo, preferendo invece integrazione collaborativa e commistione di competenze e visioni strategiche.

“Per un moderno settore delle costruzioni, è sempre più indispensabile migliorare l’integrazione delle fasi e di tutti i protagonisti del processo, che sono chiamati a progettare, costruire, fabbricare i materiali da costruzione, elevando lo standard delle competenze. Ance Bergamo è pronta ad affiancare e sostenere le sue imprese in questo nuovo percorso”.

Il sistema bergamasco aiuta a essere speranzosi e ne è la prova la scalata della città nella classifica dei centri più “smart” d’Italia, con punte di eccellenza nella ricerca-innovazione e crescita economica, oltre che nella mobilità sostenibile: aeroporto, università e ospedale rappresentano inoltre spunti eccellenti ai quali affidarsi per un’ulteriore ascesa.

La capacità attrattiva che il territorio ha avuto su quattro colossi dei rispettivi settori, Dhl, Amazon, Ryanair e Aruba, deve essere da stimolo: “È la riprova che Bergamo ha un ritorno su investimento infrastrutturale innovativo importante – ha continuato Pesenti – Le infrastrutture sono un elemento cruciale per lo sviluppo dei territori e su questo tema Ance è convinta che siano necessarie due azioni: manutenere l’esistente e costruire nuove infrastrutture”.

Potenziamento delle infrastrutture viabilistiche di connessione tra Valli, città e Bassa e tra A4 e Brebemi, ma anche della rete ferroviaria che dopo aver collaborato l’ospedale presto arriverà allo scalo di Orio al Serio.

“Anche i collegamenti ferroviari con le valli sono investimenti necessari e imprescindibili per dotare il territorio di un’adeguata rete di connessione tra ambiti oggi prevalentemente interclusi o esclusi dai flussi primari. Inoltre, manca una strada a scorrimento veloce che colleghi i territori sulla direttrice Nord-Sud, Bergamo-Treviglio”.

Non solo investimenti per le infrastrutture, un’ulteriore richiesta alla politica è quella di minore burocrazia: “A cominciare dal Codice degli appalti, che ha ingessato ancora di più il settore dei lavori pubblici – ha attaccato Pesenti – Ben vengano dunque le dichiarazioni del vice premier Salvini che, in occasione della nostra assemblea nazionale a Roma, ha assicurato che lo rivedrà completamente. Non sono però solo le grandi opere ad essere bloccate. Sono rimaste al palo anche tante iniziative private di sviluppo e trasformazione delle nostre città. Da anni Ance ha individuato nelle città il fattore strategico per la crescita e la competitività del Paese. Il 74% del nostro patrimonio immobiliare – Bergamo non si discosta dal dato nazionale – ha più di 40 anni. Dobbiamo perciò intervenire sul costruito, privilegiando la rigenerazione urbana”.

Le buone notizie, per il settore, arrivano dai numeri: “I principali indicatori di Cassa Edile hanno registrato nel 2018 valori tutti positivi rispetto all’anno precedente: con un incremento del +7,41% del numero di addetti; del +0,44% delle imprese e del +2,05% della massa salari. I dati positivi ci sono anche nel mercato immobiliare, dove diventa fondamentale puntare sul mercato delle locazioni, adeguando l’offerta alle nuove forme di residenzialità. Numerosi sono i progetti di sviluppo immobiliare che interessano la nostra Provincia: la nuova sede dell’Accademia della Guardia di Finanza, Chorus Life, Porta Sud, l’ex Montelungo, il nuovo stadio. E in provincia l’ampliamento di Leolandia, il recupero di Crespi d’Adda e la nuova sede della Sanpellegrino, oltre a innumerevoli interventi delle nostre imprese associate”.

“Investire sulle infrastrutture significa attivare ricadute positive sul territorio – ha concluso Pesenti – La nostra provincia conta almeno due miliardi di investimenti attivi nel settore del Real Estate e 1 miliardo in quello delle infrastrutture. Tre miliardi che costituiscono un volano non solo per il settore ma per l’intera economia della nostra comunità. Ma oltre agli investimenti serve anche un cambio di passo: le nostre imprese sono i veri eroi, anzi supereroi. In questi anni sono sopravvissute a una crisi senza precedenti, hanno continuato a dare fiducia al nostro Paese e al nostro Territorio e con senso di responsabilità e spirito imprenditoriale sono pronte a questo nuovo cambiamento. Ance Bergamo è in prima fila per sostenerle ed aiutarle e il nuovo impegno sarà quello di avviare una task force in grado di agevolare l’ingresso di nuovi investitori e facilitare lo sviluppo di partnership pubblico-privato, potenziando gli incontri con le Istituzioni e il territorio”.

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