Il Consigliere regionale cittadino Niccolò Carretta interrogherà il Presidente Attilio Fontana nella prima seduta del Consiglio Regionale e chiederà l’accesso agli atti per far luce sulla vicenda della vendita della chiesa ai musulmani.
QUESTIONE CHIESETTA/MOSCHEA
Quindi, se ho ben capito:
1) l’asst Papa Giovanni (ente di Regione Lombardia) fa un bando per alienare una chiesa (quella usata dalla comunità ortodossa romena);
2) il criterio di vendita è semplicemente l’offerta più alta, che arriva dall’Associazione Musulmani Bergamo, a cui proprio la Regione con la propria “legge antimoschee” ha messo, indirettamente, i bastoni fra le ruote in tutti modi (ergo, si dimostra come sia aggirabile una legge scritta solo con l’intento di non garantire un diritto costituzionale).
Di fatto quindi Regione Lombardia vende una chiesa alla comunità musulmana per farci la propria moschea.
3) l’esito dell’asta scatena ansie e palesi malumori interni alla maggioranza della Regione, che parte con veti e accuse incrociate e contestazioni sulla legittimità di un bando da lei stessa emessa
4) nella confusione il Comune di Bergamo si trova una situazione di tensione tra due comunità religiose, a causa della superficialità di Regione Lombardia: i musulmani ovviamente rivendicano l’acquisto per farci la propria casa di culto e gli ortodossi romeni sono ovviamente preoccupati sulle loro sorti (e per i soldi che avevano investito a perdere nell’immobile alienato).
5) Colpo di scena: il mite Presidente Fontana esce dal silenzio assordante (sarebbe curioso leggere i messaggi con Salvini ndr) sostiene che la vendita della chiesetta è disciplinata dal dlgs 42/2004, che consentirebbe un diritto di prelazione anche alla Regione e che quindi tutto è risolto: gli ortodossi grazie alla Regione (che prima toglie e poi dà) possono rimanere, ai musulmani tanti saluti…
Qualche domanda ora mi sorge spontanea:
1) Regione Lombardia fa uscire bandi da proprie aziende senza controllarli?
2) Regione Lombardia contesta bandi a seconda di chi vince? Al prossimo giro quindi ci aspettiamo che minoranze etniche, religiose, economiche ecc. se non gradite alla Lega non potranno partecipare a bandi pubblici? Ci sarà una lista di proscrizione?
3) ammesso che sia vero che Regione Lombardia può esercitare ex post una prelazione, come si spiega alla Corte dei Conti che la Regione spende soldi pubblici per riacquistare un proprio bene, per altro con un rialzo rispetto al prezzo base (chi lo copre?) ed esponendosi a probabilissime spese legali?
4) dopo questo pasticcio si vuole finalmente affrontare con serietà, partendo magari da un tavolo di lavoro, il tema della libertà di culto in Regione? È ovvio che se si cerca di mettere bastoni fra le ruote per non far sorgere nuovi luoghi di culto succede che o ne sorgono di abusivi e non controllati o i pochi che ci sono diventano preda di contese tra comunità religiose.
Ogni confessione DEVE avere diritto a un proprio luogo di culto sicuro e dedicato.
Queste, e altre domande, le farò in Consiglio Regionale alla prima seduta utile.
Alle prese in giro sulla pelle di migliaia di bergamaschi non ci sto caro Presidente Fontana.
Niccolò Carretta
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