Con un fatturato di 3.195 milioni di euro, 28 aziende bergamasche sono riuscite a svilupparsi a tal punto da posizionare Bergamo al quarto posto tra le province italiane con la più alta crescita finanziaria e manageriale.
A dirlo è il London Stock Exchange (la Borsa valori di Londra) che ha elaborato una classifica per province italiane basata sul rialzo del fatturato annuo delle aziende seguite da Elite (piattaforma internazionale che supporta la crescita delle aziende fino a portarle alla quotazione in borsa): al primo posto c’è Milano, con 102 aziende e un fatturato di 10.321 milioni di euro, a seguire Napoli e Torino. Al quarto posto c’è Bergamo, con 28 aziende e un fatturato di 3.195 milioni di euro.
Il programma avviato dal LSE ha ormai superato le 900 aziende aderenti, quasi 600 delle quali sono italiane: non necessariamente pronte alla quotazione ma sicuramente vogliose di migliorare sul piano della formazione, della crescita culturale e organizzativa e dell’internazionalizzazione.
Secondo la graduatoria, Bergamo primeggia su varie province a vocazione manifatturiera, come Varese (19 aziende e un fatturato di 1.642 milioni di euro), Treviso (18 aziende 1.490 milioni di euro) e Brescia (16 aziende 1.272 milioni di euro), contribuendo a rendere la Lombardia la regione con il fatturato più alto tra le aziende che hanno aderito al programma Elite.
La dimostrazione che, sebbene la provincia bergamasca abbia un’area destinata allo sviluppo più ridotta rispetto ad altri capoluoghi di regione, quali Roma o Bari, la sua crescita finanziaria è il risultato di un’attività industriale, soprattutto manifatturiera, molto intensa e sana.
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