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Ats bergamo

Contrasto del gioco d’azzardo: dalla Regione in arrivo oltre 800mila euro

Ammontano complessivamente a 8,5 milioni di euro le risorse destinate al contrasto alle ludopatie attribuite alle Ats lombarde per sviluppare e sostenere nuove iniziative per costruire percorsi di prevenzione e contrasto al gioco d'azzardo patologico e promuovere nella popolazione e nei giovani conoscenza e consapevolezza sui rischi connessi al fenomeno.

Sviluppare e sostenere nuove iniziative per costruire percorsi di prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo patologico e promuovere nella popolazione e nei giovani conoscenza e consapevolezza sui rischi connessi al fenomeno. Sono le azioni previste nella delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore al Welfare Giulio Gallera, di concerto con l’assessore a Politiche sociali, abitative e Disabilità, Stefano Bolognini.

FONDI E DESTINATARI – Ammontano complessivamente a 8,5 milioni di euro le risorse destinate al contrasto alle ludopatie, attribuite alle Ats lombarde (Aziende di tutela della salute) per promuovere programmi d’azione ad hoc in collaborazione con le Asst (Aziende socio sanitarie territoriali), i Comuni singoli e associati, il terzo settore e l’Ufficio scolastico regionale. I destinatari delle varie iniziative sono, da un lato, i soggetti affetti da disturbo da gioco d’azzardo patologico (Gap), dall’altro i docenti, gli studenti e i genitori ai quali saranno dedicati i percorsi formativi nelle scuole. Le Ats procederanno a emettere un bando per individuare le strutture disponibili a partecipare alla sperimentazione e a predisporre Piani relativi ai territori di competenza.

INFORMAZIONE, FORMAZIONE E PRESA IN CARICO TEMPESTIVA – “Regione Lombardia – ha spiegato l’assessore al Welfare Giulio Gallera -ha approvato un piano importante per il contrasto al gioco d’azzardo patologico con un investimento di 8,5 milioni di euro destinati alle Ats. Le attività messe in campo si inseriscono nel quadro della presa in carico delle dipendenze, attraverso il coinvolgimento di scuole, luoghi di lavoro, luoghi di aggregazione, Comuni, Terzo Settore, e la creazione di una rete sul territorio. Saranno inoltre sperimentate nuove prestazioni residenziali, semiresidenziali e ambulatoriali e verrà attivata la formazione degli operatori, non solo sanitari, affinchè riconoscano precocemente la malattia”.

RIPARTIZIONE TERRITORIALE E FUNZIONALE DELLE RISORSE – Le risorse per le Ats lombarde sono così suddivise: 814.727 euro Ats Bergamo; 855.239 euro Ats Brescia; 866.057 euro Ats Brianza; 2.627.270 euro Ats Città Metropolitana Milano; 1.054.782 euro Ats Insubria; 247.956 euro Ats Montagna; 402.789 euro Ats Pavia; 568.473 euro Ats Valpadana. Una parte di esse sarà poi utilizzata da Regione Lombardia per promuovere tra le persone conoscenza e consapevolezza sul tema.

FONDAMENTALE AZIONE SINERGICA DI CONTRASTO – “Ciò che mi preme sottolineare – ha dichiarato l’assessore regionale a Politiche sociali, abitative e Disabilità, Stefano Bolognini – è l’azione d’informazione, formazione e prevenzione alla ludopatia che sarà svolta grazie a questi 8,5 milioni di euro. Un compito che vede in primo piano scuole e Csi nelle parrocchie, impegnati in
un’importante opera di sensibilizzazione. La Regione sente di non trascurare questo disturbo che, purtroppo, vede coinvolti anche tantissimi lombardi”.

AZIONI A TUTTO CAMPO – Le nuove azioni previste dalla Regione sono in continuità con quelle già in atto e previste dalla legge per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico (8/2013). Il Piano regionale per la Prevenzione 2014-2018 ha inserito il Gap fra le dipendenze da sostanze e comportamenti da prevenire e contrastare attraverso azioni in quattro diversi ambiti: luoghi di lavoro, scuola, comunità locale e sanitario. Regione Lombardia ha infine promosso una campagna di sensibilizzazione (“non giocarti la vita”) e lo sviluppo del sito web ‘no slot’ che sarà arricchito di nuovi contenuti.

GAP È PATOLOGIA – “Le Ats – conclude Gallera – dovranno declinare programmi che abbiano come obiettivo principale il potenziamento di diagnosi precoce, cura e riabilitazione del disturbo da Gap. Presupposto fondamentale è dunque che il Gap venga riconosciuto oggi come patologia e per questo prevediamo l’attivazione di punti di ascolto, informazione e diagnosi, all’interno delle sedi ospedaliere, supportati da personale sociale e sanitario”.

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