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Il caso

“Telecamere nei reparti produttivi”: e i lavoratori della Phoenix scioperano

Protesta unitaria di Fiom e Fim che denunciano relazioni con l'azienda deteriorate già da tempo per questioni legate alla redistribuzione della ricchezza prodotta.

Braccia incrociate alla Phoenix International di Verdello nelle ultime due ore di ogni turno di venerdì 28 settembre, per uno sciopero proclamato unitariamente da Fiom Cgil e Fim Cisl, per una protesta che riguarda anche le prestazioni straordinarie e la flessibilità.

Oggetto del contendere, rivelano i sindacati, la volontà dell’azienda di installare delle videocamere all’interno dei reparti produttivi: “Lo ha comunicato nei giorni giorni la Direzione aziendale – spiega Claudio Ravasio della Fiom – L’azienda ha informato i delegati anche dell’intenzione di regolamentare le pause-caffè, limitandone di fatto la fruibilità. Queste ultime comunicazioni si inseriscono in un contesto di relazioni con l’azienda già da tempo deteriorato: la Phoenix, infatti, pur avendo raggiunto negli ultimi anni ottimi risultati economici grazie al contributo dei lavoratori, non ha fino ad ora voluto redistribuire la ricchezza prodotta, negando la ripresa del confronto per il rinnovo del Contratto aziendale, disdetto dal 2014″.

“L’azienda – prosegue il sindacato – cerca poi in ogni modo di ridurre al minimo il costo del lavoro utilizzando soprattutto tirocini e contratti d’ingresso. A farne le spese sono le condizioni salariali dei lavoratori. Per tutti questi motivi esprimiamo una forte contrarietà di fronte alla situazione nel suo complesso e chiediamo alla Direzione di rivedere le proprie decisioni e, finalmente, di riaprire un confronto con i sindacati”.

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