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I sindacati

Tenaris Dalmine, sciopero riuscito: “L’azienda ci richiami al tavolo”

Rottura sul contratto integrativo. Capelli (FIM CISL): "L'azienda temporeggia senza dare risposte utili a giungere in tempi brevi a una soluzione"

Dopo tre anni dall’ultimo sciopero, le sigle sindacali Fim Cisl Fiom Cgil e Uilm si ritrovano fuori dai cancelli della Tenaris per una manifestazione unitaria, e in tutti gli stabilimenti italiani (Dalmine, Sabbio, Costa Volpino, Arcore e Piombino) e per tutti i dipendenti, circa 2 mila persone, che hanno risposto in numero altissimo alla chiamata di sindacati e RSU, dopo la rottura sulla trattativa per il rinnovo del contratto integrativo.

“Ora Tenaris deve richiamarci al tavolo – hanno detto i segretari dei sindacati dei metalmeccanici orobici, al presidio davanti ai cancelli di Dalmine – ma soprattutto sedersi a trattare con convinzione e capacità di ascolto”.

sciopero Tenaris

“La trattativa non sta avendo i risultati sperati – dice Pier Capelli, segretario FIM CISL di Bergamo -, l’azienda temporeggia e non dà risposte utili a giungere in tempi brevi a una soluzione concreta. Speriamo che questo sciopero, che ha visto una massiccia partecipazione dei lavoratori, porti la direzione a dar il via a una trattativa seria e utile per tutti i dipendenti”.

Fuori dai cancelli, durante il presidio di Dalmine, l’amministratore delegato Michele Della Briotta ha avuto un veloce cambio di vedute con i sindacalisti presenti: “Purtroppo, non si è vista l’apertura che auspichiamo – continua Capelli. Nella nostra piattaforma unitaria chiediamo che Tenaris spieghi i processi previsti nella parte degli investimenti del piano industriale dei prossimi tre anni; che i lavoratori apprendisti ancora a tempo determinato siano riconfermati e stabilizzati, e che si proceda a una rivalutazione economica salariale, necessaria dopo l’accordo ponte dell’anno scorso”.

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