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Fisco Facile

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Spese sanitarie? Pubblicata una guida con tutte le detrazioni possibili

La guida, oltre a fornire un quadro completo delle spese detraibili, contiene chiarimenti in particolare sulla detrazione prevista per gli interventi chirurgici

Con la nuova guida pubblicata a settembre (CONSULTABILE QUI) l’agenzia delle entrate ha deciso, ripercorrendo le precedenti circolari (7/e del 2017 e 7/e del 2018) con le quali aveva fornito chiarimenti in merito alla compilazione della dichiarazione dei redditi, di focalizzare l’attenzione sulla categoria “spese sanitarie”, evidenziando le diverse tipologie che è possibile riportare nella propria dichiarazione dei redditi (modello 730 o Redditi Pf).

Per ciascuna spesa nella guida sono specificati tutti i documenti che è necessario esibire all’intermediario che predispone e invia la dichiarazione o che devono essere conservati per eventuali controlli dell’Agenzia.

La guida, oltre a fornire un quadro completo delle spese detraibili, contiene chiarimenti in particolare sulla detrazione prevista per gli interventi chirurgici.

Un capitolo è inoltre dedicato alle spese mediche generiche e a quelle di assistenza specifica necessarie nei casi di grave e permanente invalidità o menomazione, sostenute dalle persone con disabilità.

Altre informazioni interessanti fornite dalla guida riguardano la detrazione per le spese mediche sostenute all’estero. Per tali spese, infatti, il regime di detrazione è il medesimo previsto per quelle sostenute in Italia ma vige l’obbligo di fornire una traduzione in italiano della documentazione in lingua straniera. Per alcuni stati la traduzione può essere fornita dal contribuente senza ricorrere alla traduzione giurata.

Si ricorda in questa sede che, nella maggior parte dei casi, per le spese sanitarie è riconosciuta una detrazione dall’Irpef pari ad una percentuale della spesa sostenuta (19%) per la parte eccedente l’importo di 129,11 euro (la cosiddetta franchigia). In alcune situazioni, invece della detrazione dall’imposta lorda, si può usufruire di una deduzione dal reddito complessivo.

Inoltre, come ricordato nella guida, i soggetti che avessero sostenuto spese mediche elevate e che non avessero la possibilità di recuperarle per incapienza dell’imposta dichiarata hanno la possibilità di ripartire la detrazione in quattro quote annuali costanti e di pari importo. Questo è possibile quando il loro ammontare complessivo annuo è superiore a 15.493,71 euro, al lordo della franchigia di 129,11 euro.

Tra le novità analizzate in merito alle agevolazioni per le spese sanitarie si ricorda che per il 2017 e per il 2018 (dichiarazione dei redditi 2019) è possibile portare in detrazione gli alimenti a fini medici speciali (AFM).Si tratta degli alimenti classificati nella Sezione A1 del Registro nazionale di cui all’art. 7 del D. M. 8 giugno 2001 (Registro nazionale alimenti medici ai fini speciali).

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