Tre Mobike abbandonate a Terno d’Isola, due all’interno di un’aiuola e l’altra nel parco pubblico dietro il complesso residenziale di via Manzù: da oltre un mese fanno ormai parte “dell’arredo urbano”, nessuno le reclama e nessuno le utilizza.
Si tratta di una chiarissima violazione del regolamento del servizio di bike sharing che consiglia agli utenti di lasciare le biciclette all’interno delle Mobike Preferred Location o, qualora non siano disponibili, in una qualsiasi rastrelliera pubblica o in una postazione pubblica accessibile che non ostacoli il traffico pedonale e dei veicoli.
Vietato, invece, lasciarle in parcheggi privati, all’interno di un complesso o in un parcheggio sotterraneo.
Nel caso in questione le Mobike si trovano ben al di fuori del limite di utilizzo, attività consentita dal regolamento che, però, imporrebbe che le stesse siano riportate all’interno dell’area di operatività che corrisponde coi confini della città di Bergamo.
Una residente nella zona dove sono state abbandonate le biciclette si chiede: “Detto che la colpa non è né di Mobike nè dei vigili ma dell’inciviltà delle persone che ignorano le regole di utilizzo del servizio, queste bici non dovrebbero trovarsi qui. Chi se ne deve occupare?”.
La risposta la dà la stessa Mobike che spiega: “Invitiamo chiunque dovesse notare comportamenti scorretti di questo tipo a inviarci una segnalazione dettagliata del luogo dove si trovano le biciclette, in modo da poter mandare un incaricato a recuperarle. Per ora chi le ha abbandonate l’ha passata liscia ma a breve anche a Bergamo sarà inserita la cosiddetta ‘area operativa’: se le bici non verranno riportate all’interno della stessa, Mobike addebiterà agli utenti un costo di servizio di 7 euro per il recupero. Un addebito che verrà prelevato direttamente dal Portafoglio Mobike dell’utente anche nel caso sia provvisto di un Mobike Pass”.
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