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Lombardia

Pendolari, ecco i nuovi treni: i primi in servizio dal 2020

Presentati i convogli di ultima generazione che rinnoveranno il parco rotabile, ma ci vorrà ancora più di un anno e mezzo di pazienza

Entreranno in servizio entro 20 mesi i primi treni di ultimissima generazione che fanno parte di una delle tre gare bandite nel 2017 da Regione Lombardia per rinnovare completamente il parco rotabile. Sara Hitachi Rail Italy a fornire i nuovi convogli ad Alta Capacità come previsto dall’Accordo Quadro presentato mercoledì 12 settembre a Palazzo Lombardia dal presidente Fontana, affiancato dall’assessore Claudia Maria Terzi (Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile) e da Andrea Gibelli, presidente di FNM S.p.A. e Maurizio Manfellotto, CEO di Hitachi Rail Italy.

L’accordo

Ha una durata di 8 anni, prevede la fornitura di convogli ad Alta Capacità, a doppio piano, che saranno destinati alle linee ad alta frequentazione. La quantità minima garantita è di 50 treni: 30 a configurazione corta (4 casse) e 20 a configurazione lunga (5 casse). La quantità massima acquistabile è di 120.

Il finanziamento della Regione Lombardia copre i costi di 100 treni, che fanno parte del piano complessivo di 161 treni (1.607 milioni di euro) approvato nel 2017.

Il prezzo di fornitura è di 7.917.000 euro per il convoglio a configurazione corta e di 9.317.000 euro per il convoglio a configurazione lunga. L’Accordo Quadro prevede anche la possibilità di affidare a Hitachi Rail Italy la manutenzione dei convogli per un periodo di 3 anni.

Terzi: “Flotta svecchiata”

L’assessore bergamasco ha sottolineato le caratteristiche innovative e di modernità dei nuovi treni che “consentiranno anche, entro il 2025, di svecchiare notevolmente l’età media della flotta di Trenord portandola a 12 anni, mentre oggi si attesta a oltre 30. Questo – ha aggiunto – consentirà anche di ridurre i guasti e quindi anche ritardi e cancellazioni”.

La parola d’ordine deve essere “attenzione”: “Ai cittadini che hanno esigenze particolari – ha spiegato Terzi -, come famiglie e persone con ridotta mobilita’; all’ambiente, visto che è previsto un risparmio del 30% sui consumi di energia elettrica, e saranno usati materiali innovativi, riciclabili e biodegradabili; e alla sicurezza, grazie “a telecamere che rilevano movimenti anomali e quindi con intervento delle Forze dell’ordine non solo successivi, ma preventivi”.

“Nuovo amministratore Trenord avrà pieni poteri”

L’accordo tra Fnm, controllata dalla Regione, e Trenitalia per cambiare la governance di Trenord in modo da conferire pieni poteri al prossimo amministratore delegato è stato annunciato sempre dall’assessore Terzi, a margine della conferenza stampa per la presentazione dei nuovi treni acquistati da Regione Lombardia.

“È stata raggiunta un’intesa tra i due soci paritari di Trenord – ha detto Terzi – che prevede la sospensione dei patti parasociali, condizione necessaria affinché l’amministratore delegato che si insedierà a breve possa avere pieni poteri gestionali e dunque imprimere un cambio di marcia in tempi accettabili. Si tratta di una novità
importante, finora non consentita da un assetto societario che di fatto ingessava la governance dell’azienda”.

Terzi e Fontana

In particolare il prossimo amministratore delegato di Trenord potrà, per esempio, scegliere due figure cruciali come il direttore finanziario e il direttore operativo, finora indicati da Trenitalia in base ai patti parasociali.

“Per superare l’attuale situazione di emergenza – ha spiegato sempre Terzi – stiamo lavorando anche a un accordo con Fs per un’integrazione di personale e di treni sulla rete ferroviaria lombarda rispetto a quanto già annunciato. Le Ferrovie distaccheranno temporaneamente in Lombardia macchinisti e capotreni in attesa che entri in servizio il personale che Trenord sta assumendo e formando. Operazione simile sarà messa in campo a breve per il materiale rotabile, con Fs che a partire da ottobre metterà a disposizione ulteriori convogli da far viaggiare sulle linee regionali. È in corso di valutazione anche la possibilità, peraltro già contemplata dal contratto con Trenord, di affidare temporaneamente a Trenitalia il servizio su alcune tratte, sempre in coordinamento con Trenord e naturalmente senza che questo comporti alcun cambiamento in relazione all’attuale biglietto unico regionale”.

Le reazioni

Dario Violi (M5S)

“Ci è voluto il Movimento Cinque Stelle per sbloccare la situazione e tornare a investire in Lombardia su treni e materiale rotabile nell’interesse dei pendolari e dei viaggiatori – le parole del consigliere regionale  pentastellato -. Bene i pieni poteri al nuovo ad di Trenord. Ancora una il M5S dimostra di non essere interessato alle poltrone, ma a restituire un trasporto pubblico efficiente ai cittadini”.

Niccolò Carretta (Lombardi Civici Europeisti)

“Aspetto a dare giudizi nel merito perché io, come penso tutti i pendolari, ho ora bisogno di miglioramenti concreti e tangibili – commenta Carretta -. Le linee bergamasche sono un disastro da molti mesi: ormai si può parlare di vera e propria emergenza e 9 treni e qualche macchinista in più in più sono solo un timido passo in avanti quando invece servirebbe un intervento radicale, anche perché non ho ancora capito su che linee finiranno queste risorse. Da lunedì 17 inizierò un piccolo ‘tour’ per le stazioni bergamasche, che chiamerò #StanchiDiAspettare, per monitorare la situazione, parlare con i pendolari e cercare, nel mio piccolo, di offrire supporto e le prime tappe saranno la stazione di Bergamo e quella di Ponte S.Pietro, poi nelle settimane successive Treviglio, Seriate e Romano di Lombardia”, fa sapere il consigliere.

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