Se a livello nazionale, dopo anni di crisi, gli studenti italiani hanno preso d’assalto le facoltà universitarie di ingegneria, a Bergamo è boom di iscrizioni nelle discipline umanistiche per l’anno scolastico 2018-2019.
A confermarlo è il rettore dell’Università degli Studi di Bergamo Remo Morzenti Pellegrini che, in attesa della chiusura delle iscrizioni, ha fatto un primo bilancio sull’ateneo orobico: “I dati sono ancora tendenziali, a livello generale notiamo un incremento delle iscrizioni complessive di oltre il 15 %, con punte superiori al 20% nelle facoltà umanistiche. Nei corsi di scienze psicologiche e di scienze della formazione primaria, che prevedono il numero chiuso, abbiamo avuto sinora oltre mille preiscrizioni nel primo caso e più di cinquecento nel secondo, senza dimenticare il corso di scienze dell’educazione dove abbiamo registrato oltre mille iscrizioni”.
Analizzando i dati nazionali presentati dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) si può notare come a distanza dell’ultimo rilevamento (avvenuto nell’anno scolastico 2010 / 2011) sia in calo il numero di matricole alle facoltà giuridiche con una perdita di circa il 3,9% in otto anni, un dato che si capovolge a Bergamo dove nel 2018 tornano a crescere le iscrizioni: “Si tratta di un lieve incremento – sottolinea Morzenti – Nonostante ciò è la prima volta in quasi quattro anni”.
In conclusione, secondo i dati presentati da ANVUR, crescono le immatricolazioni di ingegneria dove si registrano un aumento del 1,9 %, mentre a Bergamo si stabilizzano dopo tre anni di crescita: “Rispetto alle annate precedenti dove vi era un incremento anche di 100 iscritti annuo grazie all’attivazione del corso di ingegnerie e tecnologie per la salute, quest’anno vi è una tendenza alla stabilizzazione – conclude Morzenti Pellegrini – Nonostante ciò ci aspetteremo una crescita nel nuovo corso dedicato a geometri laureati”.
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