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Confesercenti

“Rincaro testi scolastici? Una fake news, si risparmi con l’usato sicuro in libreria”

Antonio Terzi, presidente Sil Bergamo: "Il vero risparmio sta nel rivolgersi alla professionalità dei librai che conoscono bene le esigenze di ogni scuola"

Il caro-libri di testo? “È una fake news: nell’anno scolastico 2018-2019, la spesa media per i libri di testo obbligatori e per la cartoleria è di circa 300 euro, pressoché invariata rispetto all’anno scolastico precedente”. È quanto emerge da un’indagine condotta da Sil (Sindacato italiano librai Confesercenti) sui prezzi dei testi obbligatori adottati da 52 istituti superiori in 39 differenti città italiane.

Nel dettaglio, secondo l’indagine la spesa media è di 307 euro per il liceo Classico, 275 euro per lo Scientifico e 206 per gli istituti Tecnici Nautici. Anche aggiungendo la spesa per i libri scolastici ‘consigliati’ la spesa media non cambia poi troppo: 38 euro l’anno per il Classico e di 13 per lo Scientifico, che portano le medie complessive, rispettivamente, a 345 e 288 euro. La spesa da sostenere per l’acquisto di libri varia in funzione delle classi frequentate: i valori più alti si registrano in quelle iniziali, dove al costo dei testi occorre aggiungere dizionari e altri acquisti una tantum che serviranno allo studente per tutto il ciclo.

“Cifre lontane dalle stime over the top diffuse da alcune Associazioni di consumatori” fa notare il sindacato. E che le famiglie non devono per forza sostenere da sole: ad aiutare c’è sia il Bonus cultura, destinato ai 18enni e del valore di 500 euro, che molti ragazzi scelgono di utilizzare per comprare dei libri di testo nuovi o dizionari, sia i contributi delle Regioni alle famiglie.

“Strumenti importanti – dice Antonio Terzi, presidente dei librai bergamaschi aderenti a Confesercenti e vicepresidente nazionale del Sil con delega alla scolastica -, non solo come incentivo ai consumi culturali, ma anche come sostegno economico. Oltre alle agevolazioni, poi, è sempre più frequente il ricorso all’usato, favorito dalle bacheche online, ricchissime di annunci di testi disponibili per gli scambi tra utenti”.

“Molte librerie e cartolibrerie – sottolinea il vicepresidente del Sil – hanno un’ampia offerta di libri di testo usati. Per l’acquisto dei quali offrono un plus importante: la loro professionalità che consente alle famiglie di ottenere la giusta consulenza, la garanzia di ricevere i testi, anche se usati, ma completi in ogni loro allegato, e soprattutto di evitare di incorrere in spiacevoli sorprese. Sono infatti tantissimi gli errori che abbiamo riscontrato nelle liste ufficiali emanate dalle scuole: errate edizioni, libri indicati come ‘da acquistare’, in realtà già in possesso dagli anni precedenti, e così via. Il libraio e il cartolibraio, soprattutto quelli di vicinato, conoscono alla perfezione lo storico di ogni scuola e svolgono ogni anno prima dell’inizio della campagna un’opera preziosissima di controllo che consente ai loro clienti di evitare spese inutili e fastidiose pratiche di reso”.

“Questo è il vero risparmio che si può realizzare in questo periodo – conclude Terzi – tralasciando le operazioni civetta della grande distribuzione, funzionali solo a far tornare più e più volte le famiglie nel punto vendita e penalizzarle su altri acquisti. In primis sulla cancelleria dove assistiamo a prezzi fuori controllo soprattutto sugli scaffali dei supermercati”.

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