La bergamasca Despe, esperta di demolizioni (è intervenuta anche all’aeroporto di Roma Fiumicino per liberarne un’ala dopo l’incendio del 2015) è in pole position, insieme all’emiliana Siag, per la demolizione del ponte di Genova, crollato la vigilia di ferragosto provocando 43 vittime.
Gli esperti di autostrade stanno infatti valutando alcuni progetti di demolizione di ciò che rimane del viadotto, in particolare in ballottaggio ci sono le due aziende. La Despe di Torre de’ Roveri propone la demolizione del ponte attraverso l’utilizzo di pinze idrauliche che, attraverso un’opera di indebolimento delle basi portanti, finirebbero per far crollare le strutture di ponente e di levante.
L’altra ipotesi prevede l’utilizzo di esplosivi ed è l’emiliana Siag che vanta una lunga esperienza e propone un proprio metodo.
Giovedì pomeriggio, annuncia il quotidiano La Repubblica, la concessionaria potrebbe presentare il piano per la demolizione, mentre in mattinata è in programma a Genova un incontro tra Cassa depositi e prestiti, Autostrade e Fincantieri per valutare gli aspetti tecnici di un eventuale accordo per la ricostruzione del ponte.
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