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A valbrembo

Macellazione abusiva di ovini: sequestrate diverse carcasse e 42 animali

Denunciato un 56enne, sorpreso dai carabinieri forestali della stazione di Curno proprio nell'atto della macellazione in locali privi di qualsiasi requisito di sicurezza, igiene e salute.

Quando si è trovato di fronte i carabinieri forestali della stazione di Curno era intento a macellare un capo ovino in un locale privo di qualsiasi requisito di sicurezza, igiene e salute: sono iniziati in quel momento i guai per un 56enne di Valbrembo, A.G., denunciato alla Procura della Repubblica di Bergamo per macellazione abusiva.

L’intervento dei militari, a seguito di indagini relative a un caso di presunta macellazione abusiva di ovini, ha potuto portare alla luce l’attività illegale: in quella circostanza sono stati infatti rinvenute tre carcasse macellate secondo rito islamico ma senza il preventivo stordimento degli animali necessario a risparmiarne almeno inutili sofferenze.

Inoltre, sempre nella disponibilità del 56enne, sono stati trovate 9 pelli di ovino e una notevole quantità di resti ovini precedentemente macellati e posti in cassoni privi di qualsiasi requisito igienico-sanitario.

L’autore delle macellazioni non risulta titolare di macello riconosciuto e, tantomeno, di autorizzazione all’attività di macellazione secondo il rito islamico e quindi i carabinieri forestali hanno proceduto al sequestro delle carcasse, dei contenitori dei resti degli ovini, avviando il tutto alla distruzione presso idoneo impianto, e dei locali sede dell’attività.

Sono stati posti sotto sequestro anche 42 capi vivi, privi di documentazione e note di accompagnamento al trasporto, successivamente inviati all’allevamento di origine in Piemonte, nelle province di Torino e Cuneo.

L’ipotesi di reato a carico del titolare, denunciato alla Procura della Repubblica di Bergamo, è quella di macellazione abusiva, prevista dal Decreto Legislativo 193 del 2007 articolo 6 che indica la pena dell’arresto da 6 mesi ad 1 anno o un’ammenda fino a 150.000 euro.

L’operazione rientra nella attività di controllo dei macelli disposta in occasione della festa islamica del sacrificio 2018, al fine di prevenire attività non conformi ai requisiti di sicurezza e salute del consumatore finale. Accanto a strutture idonee e certificate, inserite in apposito elenco, coesistono ancora spesso attività improvvisate ed assolutamente fuori legge.

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