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L'intervento

Dopo il crollo del ponte il ministero chiede alla Provincia una lista delle opere prioritarie

Il controllo delle infrastrutture interessa anche la provincia di Bergamo, sul cui territorio sono presenti alcune criticità

Dopo il crollo del Viadotto Morandi Genova, ma anche altre situazioni critiche che hanno colpito le infrastrutture italiane, fra le quali anche alcuni punti nella provincia di Bergamo, il Ministero delle infrastrutture e trasporti ha avviato un’ “azione di verifica e di monitoraggio sullo stato di conservazione e manutenzione delle opere”.

Ad esser interessata dall’intervento è anche la Provincia di Bergamo che, entro il prossimo 1 settembre, dovrà inviare al dicastero competente una lista dei “principali interventi ritenuti necessari, classificati in ordine di priorità sulla base di una valutazione di rischio e corredati da una scheda tecnica nella quale siano evidenziati sia gli elementi tecnici che le presumibili provviste economiche necessarie”, come illustra la circolare ministeriale.

Il lavoro di raccolta non è stato ancora completato, tuttavia saranno con ogni probabilità numerosi gli interventi che verranno sottoposti all’attenzione del ministero, come spiega Pasquale Gandolfi, vicepresidente della Provincia di Bergamo e consigliere delegato a infrastrutture e viabilità: “Invieremo al ministero tutte le situazioni su cui necessario intervenire, alcune delle quali sono già previste nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche, mentre altre riguardano punti critici del nostro territorio, in particolare in aree di montagna, dove vi sono state anche negli ultimi giorni alcuni stacchi di massi. Chiederemo di intervenire sicuramente su alcuni punti della Rivierasca, in Val Serina, in Val Imagna e in Val Brembana”.

A seguito della circolare ministeriale l’ente provinciale ha richiesto a tutti i sindaci dei comuni bergamaschi di inviare agli uffici competenti il materiale necessario entro il 29 agosto prossimo, tuttavia permangono ancora alcuni dubbi su quali siano le intenzioni del dicastero: “Il ministero sta svolgendo questa ricognizione in tutte le provincie d’Italia e in seguito deciderà come intervenire – conclude Gandolfi – Aspettiamo ora di sapere se verrà programmato un piano straordinario di manutenzione oppure quale intervento verrà proposto”.

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