Un giugno di ritardi. Tanti, dando uno sguardo ai dati dell’indice di affidabilità pubblicati da Trenord. Il sesto mese dell’anno è stato tutt’altro che positivo per le ferrovie: addirittura peggiore di gennaio, quando si verificò la tragedia di Pioltello con conseguenti ritardi e soppressioni. Ritardi e cancellazioni che in questo caso hanno comportato la “bocciatura” di 29 delle 38 linee che percorrono la Lombardia: praticamente 8 su 10 non hanno rispettato gli standard.
L’indice di affidabilità – spieghiamo – tiene conto di ritardi e soppressioni dei treni della direttrice (per rispettare lo standard minimo non deve superare il 5%). Tutti i pendolari che usano le linee da bollino rosso a settembre avranno quindi diritto allo sconto del 30% che viene praticato al momento dell’acquisto dell’abbonamento mensile. I titolari di abbonamento annuale potranno invece richiedere il bonus alla scadenza del proprio abbonamento.
I DATI BERGAMASCHI
Tante le linee bocciate, comprese quelle che attraversano la provincia di Bergamo. Quasi tutte, a dire il vero. Dopo la Chiasso-Como-Monza-Milano, il cui indice di affidabilità doppia la soglia limite (12,10 per cento contro un massimo di 5) seguono infatti la Bergamo-Carnate-Milano e la Lecco-Bergamo-Brescia nella speciale classifica del disagio ferroviario. Si salva per un soffio la linea Suburbana S5 che collega Varese a Treviglio. Qui di seguito i dati di giugno.
Novara-Milano-Treviglio 6,56%
Lecco-Bergamo-Brescia 10,63%
Bergamo-Carnate-Milano 11,55%
Bergamo-Treviglio 6,69%
Bergamo-Pioltello-Milano 7,08%
Cremona-Treviglio 5,39%
Verona-Brescia-Treviglio-Milano 8,26%
Treviglio-Milano Passante-Varese (S5) 4,62%
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