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Il viaggio

Parto per la Spagna con l’Erasmus: seguitemi su BgY

Nuova rubrica affidata a Sara, studentessa di lingue e letterature straniere presso l’Università di Bergamo, che racconterà la sua esperienza Erasmus in Spagna

24 gennaio 2018. Sto prendendo seriamente in considerazione l’idea di partire in Erasmus. È da un po’ di tempo che ci rifletto in realtà, ma forse non ho mai pensato concretamente a questa possibilità. Mi sono informata riguardo ai test, alle mete, ai costi, al bando. Credo di prediligere le università spagnole, in ordine: Universitat des Illes Balears (Maiorca), Universitat de Barcelona (Barcellona) e Universitat de Valencia (Valencia). Sono le tre destinazioni che più mi attraggono. Ovviamente è ancora presto per poter parlare di una partenza sicura e decisa, ma io inizio davvero a sognarla. Partire sarebbe la scelta più importante e significativa che io possa fare adesso. È un’occasione imperdibile che non vorrei rimpiangere per il resto della vita.

22 marzo 2018. L’Università degli Studi di Bergamo pubblica l’elenco degli studenti selezionati per il programma Erasmus 2018/2019. Subito mi collego al sito e quasi temo di aprire quel fatidico PDF. Se devo essere sincera, ho paura. Paura di non comparire nell’elenco, paura che non mi sia stata assegnata una destinazione da me scelta. Respiro profondamente e inizio a scorrere i nomi… Sedi di lingua inglese, sedi di lingua francese, sedi di lingua tedesca… Finalmente ecco le sedi di lingua spagnola. Mi batte forte il cuore dall’agitazione.

Universitat des Illes Balears – matricola Ieronimo Sara

Ancora non riesco a crederci. È proprio il mio nome. Il mio nome che compare tra i soli due posti disponibili per la meta che tanto desideravo: l’Università delle Isole Baleari a Palma di Maiorca. Sono soddisfatta, orgogliosa e soprattutto felice.

16 agosto 2018. Mancano quindici giorni. Solo quindici giorni alla mia partenza per l’Erasmus. L’1 settembre inizierò questa piccola grande avventura. Dopo aver superato i test, trovato un alloggio e sbrigato tutte le pratiche burocratiche, ora sta per arrivare il fatidico giorno. Nonostante siano in molti a giudicare la mia scelta (“Erasmus a Palma di Maiorca? Figurati quanto studierai!”), io sono sempre più convinta della destinazione. L’università, che si trova ai piedi delle montagne di Tramuntana, un’area dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, è tra le prime 5 università spagnole a livello d’innovazione e di ricerca, oltre ad essere al mondo tra i primi 8 atenei per qualità dell’insegnamento. Insomma, al contrario di quanto si possa credere, anche un’università immersa nella tranquillità e nel benessere mediterraneo, può risultare incredibilmente valida ed eccellente.

Non credo di aver ancora realizzato della mia partenza. Lasciare la mia famiglia, la mia Bergamo, i miei amici, il mio fidanzato. Sarà difficile allontanarsi da qui. Sarà difficile allontanarsi dal “nido” dove fondamentalmente non manca nulla. Ho deciso di intraprendere questa esperienza per mettermi in gioco, per fare in modo che la Sara ventenne, allegra e socievole, possa ripartire da zero: nuova università, nuova casa, nuove conoscenze. Un’opportunità imperdibile per una ragazza curiosa come me. Sono sicura che sarà un gran bell’esperimento per me stessa, per dimostrare quanto valgo e tentare di affermare la mia persona in una realtà sconosciuta. Sono certa che non sarà facile. Ci saranno momenti di nostalgia, lacrime, attimi più dolorosi di altri, ma spero che tutto questo possa farmi crescere.

Perché ho deciso di realizzare questa rubrica? Principalmente perché mi piacerebbe tenervi aggiornati, raccontando come funzionerà, cosa proverò e come sarà la mia esperienza a Maiorca. Vorrei condividerla con voi; credo possa essere utile a molti giovani interessati, affascinati dal programma Erasmus o semplicemente curiosi. Tra non molti giorni dovrò iniziare a preparare le valigie… e voi potrete accompagnarmi in questo viaggio.

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