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Biciclettata classica, ma sempre nuova: la ciclabile della Valseriana, da Bergamo a Clusone

Questa settimana Nicola Eynard propone un percorso talmente amato che stanno sorgendo punti di ristoro e svago pensati soprattutto per i ciclisti, come il Bar-cicletta

Ecco una biciclettata che non ha bisogno di presentazioni. Un percorso ormai conosciuto e frequentato non solo dai cicloamatori, ma da chiunque voglia fare due passi o trascorrere il tempo libero in un ambiente verde, sicuro e attrezzato.

Sì, perché quella della Val Seriana è la prima vera ciclabile di ampio respiro realizzata nella Bergamasca. Nata quasi 20 anni fa da un’idea visionaria di Maurizio Panseri, allora Tecnico della Comunità Montana, è stata realizzata grazie alla lungimiranza di amministratori locali di ogni colore, capaci di immaginare che le aree abbandonate e degradate lungo il fiume avrebbero potuto rinascere come Parco fluviale.

Questa Ciclovia è, a mio parere, tra le più importanti opere pubbliche realizzate in provincia di Bergamo negli ultimi decenni. Ha rigenerato un territorio diventando l’alternativa Verde ai Centri Commerciali come luogo di ritrovo per gli abitanti della valle e non solo. E, come vedremo, offre spunti di ogni tipo: sportivo, artistico, storico, naturalistico, di ristoro.

Partendo dalla Stazione ferroviaria di Bergamo, suggerisco, per ridurre al minimo le interferenze con le automobili, di imboccare via Bono fino a incontrare la linea della Tramvia TEB. Qui comincia la Pista Ciclabile Tram&Bike, che percorrete fino all’incrocio con via Bianzana; proseguite su via Rota, passate sotto il viadotto della Circonvallazione, ritrovandovi in via V° Alpini. Siete ora costretti ad un breve tratto promiscuo lungo via Corridoni. Prendete poi a destra via Negrisoli e, ritrovata la tramvia, seguitela stando un po’ a destra e un po’ a sinistra e arrivando a Torre Boldone.

Ciclabile valseriana

A questo punto seguite le indicazioni per Ranica e Fiume Serio. Sottopassate la S.P. 35 e continuate, sempre su ciclabile, lungo le vie San Martino Vecchio e Lombardia fino alla partenza di una bella ciclovia che, costeggiando una seriola, vi porta a Ranica e, finalmente, in vista del fiume Serio. Qui vi trovate in Comune di Alzano Lombardo e nel Parco del Serio Nord. Da qui in  avanti, salvo due brevi tratti su strade minori a Cene e a Gazzaniga il percorso è interamente car-free!

Considerando quanto sia densamente urbanizzato il fondovalle della bassa e media val Seriana, è stupefacente notare la caparbietà con cui il percorso si insinui tra capannoni e viadotti stradali
riuscendo a valorizzare al meglio ogni area verde che incontra. Si attraversano parchi e giardini pubblici freschi e ben attrezzati lungo il fiume ad Alzano, Villa di Serio, Nembro, Pradalunga,
Albino, Cene e Fiorano. Ma anche minuscoli fazzoletti sopravvissuti al cemento vengono resi interessanti e accoglienti, come il piccolo e commovente parco geologico a Gazzaniga, dove sono graziosamente disposti dei trovanti di “tonalite”.

La ciclabile non è mai noiosa anche grazie ai numerosi attraversamenti del fiume, tramite passerelle in legno realizzate ad hoc o antichi manufatti in pietra non più praticabili con le auto ma ottimi per le biciclette. La costante presenza del corso d’acqua è l’elemento che più caratterizza il paesaggio ed è ciò che maggiormente lo rende attrattivo soprattutto d’estate, quando le rive sono in più punti prese d’assalto da bagnanti in cerca di refrigerio.

Ciclabile valseriana

La meta più ambita è il tratto nei pressi del ponte del Costone, tra Colzate e Ponte Nossa, internazionalmente conosciuto come Coston Beach.

A testimonianza del successo che la Ciclovia sta riscuotendo ormai da anni, stanno sorgendo, lungo il percorso, punti di ristoro e svago pensati soprattutto per i ciclisti, come il Bar-cicletta ad Alzano e il Bike-grill a Cene. Qui è possibile trovare, oltre a cibo e bevande, anche assistenza tecnica per i vostri cavalli d’acciaio.

Ma questa Ciclovia può essere interpretata anche come un interessantissimo itinerario attraverso l’arte e l’architettura (soprattutto Sacra) della Val Seriana. Per citare le principali perle: si comincia ad Alzano con la Basilica di San Martino e le eccezionali Sagrestie dei Fantoni e dei Caniana; per gli amanti dell’architettura contemporanea (e della lettura) si segnala la Biblioteca di Nembro; si prosegue poi a Vertova con la Parrocchiale e l’annesso Museo; quindi una ripida deviazione (solo per ciclisti scalatori) conduce al Santuario di San Patrizio sopra Colzate, dove la vista mozzafiato e gli affreschi cinquecenteschi valgono l’immane fatica di arrampicarvisi.

Il culmine di questo itinerario e la sua degna conclusione è il centro storico di Clusone, che si raggiunge dopo qualche chilometro in leggera salita seguendo in gran parte il sedime della ex ferrovia. Qui potete ammirare, dopo circa 40 km, la medievale Piazza dell’Orologio, la Basilica di Santa Maria Assunta e l’adiacente Oratorio dei Disciplini sulla cui facciata è dipinto il famoso affresco quattrocentesco rappresentante la Danza Macabra e il Trionfo della Morte.

Ciclabile valseriana

Tratti da questa visione i migliori auspici per il futuro, riprendete la via del ritorno che si svolge in gran parte in leggera discesa. Se vi scopriste stremati sulla via del ritorno, sappiate che non è
un disonore, giunti ad Albino, caricare la bici sulla TEB e fare l’ultimo tratto in carrozza.

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