È morto nella notte tra mercoledì 1 e giovedì 2 agosto Luigi Battaglia, detto “Il Taia”. Storico sindacalista bergamasco, ha ricoperto molteplici ruoli in Cgil: a partire dalla segreteria dei lavoratori telefonici, fino a segretario generale della Filtea, segretario della Camera del Lavoro e segretario dello Spi.
Classe 1944, Battaglia aveva 74 anni.
Un uomo pieno di energia e di larghi orizzonti, lo ricorda chi lo aveva conosciuto; un compagno di mille battaglie.
La camera ardente è stata allestita dalle 14 alle 20 al Municipio di Nembro. Nella giornata di giovedì e venerdì, parenti e amici potranno porgergli l’ultimo saluto. Commiato al Municipio di Nembro sabato mattina alle 10.30.
La notizia della morte è circolata velocemente sui social network, dove non sono mancati i messaggi di stima e cordoglio da parte di chi lo conosceva.
Elena Carnevali, Onorevole Pd
È dolore, forte e duro, quando perdi un amico e compagno. Mancherai Taia
Antonio Misiani, Onorevole Pd
Che la terra ti sia lieve, Taia. Sei stato per tutti noi un esempio di vita dedicata anima e corpo alle battaglie di solidarietà, democrazia, civiltà del lavoro.
Giovanni Barbieri, ex Segretario Provinciale Cgil
Rapprentavamo posizioni politiche diverse, però non mi è mai capitato di cogliere, nelle cose che diceva, nelle opinioni che esprimeva, faziosità. Pur nella puntuale e convinta difesa del suo modo di vedere le cose, mai precostituito e per l’appunto fazioso, era capace di ascolto e di riflessione critica. Uomo e sindacalista con una grande voglia di confronto e di sintesi unitaria e dagli slanci umanitari veri. Ho avuto mille occasioni per apprezzarne impegno e altruismo. Lo stimavo e gli ho voluto bene. Ciao Luigi, mi mancherai.
Matteo Rossi, presidente Provincia
Grande uomo, grande compagno, umile e attento a noi giovani che muovevamo i primi passi alle feste. Una persona bellissima.
Jacopo Scandella, Consigliere regionale Pd
Non ci credo ancora. Pochi minuti prima a parlare di politica come sempre, ad ascoltare i suoi racconti, a percepire quel carisma che ti faceva dire “questo è uno che bisogna stare a sentire”. Poi il dolore, l’ambulanza, l’ospedale e quella notizia che non avrei mai voluto ricevere. Ciao Battaglia, ti ricorderò sempre come una brava persona. Ciao Battaglia, grazie di tutto, grazie di cuore.
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