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Roma

Violenza sessuale, caso Brizzi: per la Procura “Il fatto non sussiste”

La Procura di Roma chiede l'archiviazione per le accuse di violenza sessuale rivolte al regista romano Fausto Brizzi.

Erano tre le denunce che lo scorso aprile avevano portato il regista romano Fausto Brizzi ad essere indagato con l’accusa di violenza sessuale. I fatti erano, secondo le denunce, risalenti a fatti accaduti nel 2014, 2015 e 2017.

Il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il pubblico ministero Francesca Passaniti hanno coordinato le indagini degli inquirenti e, dopo aver accertato anche i fatti di due delle denunce depositate in quanto presentate oltre i termini di legge (dopo sei mesi dagli abusi), chiedono l’archiviazione delle accuse, in quanto i fatti non sussitono.

Infatti, per i pubblici ministeri la terza denuncia esposta per fatti risalenti all’agosto del 2017 risulterebbe non fondata in quanto non emergono elementi di natura penale. A scagionare il regista, oltre ai chiarimenti da lui esposti agli inquirenti ad aprile, ci sono anche dei messaggi mostrati proprio dalla presunta vittima ai pm, nei quali il dialogo è sostanzialmente cordiale e la giovane richiedeva una dedica ad un libro che il regista le aveva regalato. Brizzi rimarrà comunque indagato fino alla decisione del giudice, la quale udienza sarà fissata a breve. Sia il regista sia il suo legale non si sono espressi sulla decisione dei pm, al contrario di Neri Parenti che dichiara di essere sempre stato sicuro dell’innocenza dell’amico Brizzi ed è soddisfatto dell’esito delle indagini.

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