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La lettera

“Volevamo visitare la val Vertova, ma ci hanno convinto ad andarcene”

Lo sfogo di due lettori a BgNews: "Ci hanno detto che la distanza da percorrere era tanta, che il luogo sarebbe stato sporco e affollato". Alla fine "la gente locale era stanca di dover condividere quel luogo con altre persone - hanno concluso -. Venivamo considerati 'invasori'"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera (firmata) che due lettori di Bergamonews hanno inviato alla redazione. Oggetto, un’escursione in Val Vertova non andata esattamente come si aspettavano.

La lettera

“Desiderosi di fare un’escursione in Val Vertova ci siamo recati in loco dovo purtroppo abbiamo trovato un divieto di accesso agli autoveicoli posto in una zona distante circa un paio di chilometri dal primo spiazzo all’inizio delle passeggiate. A questo blocco veniva indicato che era in funzione un servizio di bus navetta che avrebbe consentito di raggiungere l’inizio dei sentieri.

Questo servizio navetta però non era funzionante; poco male con tanta buona volontà ci siamo incamminati, compresa una persona con difficoltà di movimento. Quello che poco dopo ci ha fatto desistere è stato un comportamento scorretto di persone del luogo che in tutti i modi hanno cercato di disincentivarci. Ci è stato detto che la distanza ancora da percorrere sarebbe stata di diversi chilometri, che il luogo di arrivo sarebbe stato molto sporco, che non avremmo trovato posto perché terribilmente affollato. Tutto questo per poi concludere che la gente locale era stanca di dover condividere quel luogo con altre persone e che venivamo considerati come “invasori” di una proprietà privata. Al momento ci siamo sentiti di dare fastidio e siamo tornati a casa ma col senno di poi riteniamo di aver subito un torto notevole che purtroppo scioccamente abbiamo in quel momento accettato. Vogliamo segnalarlo in modo che altri non si lascino condizionare dalla maliziosa cattiveria di chi crede di poter requisire una parte di mondo.

Ci ripromettiamo di tornare in Val Vertova e di non subire più questi atteggiamenti intimidatori che tristemente abbiamo avuto modo di constatare in gente terribilmente egoista che non è capace di valorizzare un bene comune ma che ritiene di poterlo porre sotto sequestro ad uso e beneficio puramente personale. Auspichiamo inoltre che il Comune di Vertova possa garantire il servizio di BUS navetta (per altro a pagamento) anche nei giorni feriali soprattutto nel periodo estivo.

Lettera firmata

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