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30 luglio

Giornata mondiale dell’amicizia: ti ricordi il tuo primo amico?

Dopo il worldkissday del 6 luglio, “la prima volta” tratterà un argomento ancor più fondamentale: che cosa potrebbe mai venire prima dell'amore?

L’uscita della rubrica mensile sulle prime volte, scritta da Anna Mocchi ed illustrata da Filip Enea, si anticipa di qualche giorno nel mese di agosto per celebrare una giornata molto importante. Dopo il worldkissday del 6 luglio, “la prima volta” tratterà un argomento ancor più fondamentale: che cosa potrebbe mai venire prima dell’amore?
Il 30 luglio infatti si indica come giornata mondiale dell’amicizia, ancora di salvezza in questa vita solitaria.

Sin da bambino, l’essere umano, svezzato dalla famiglia ed inserito in un mondo più grande, ha bisogno di un appoggio e senza pensarci troppo si circonda di persone con le quali inizia a condividere i propri momenti.
Ora amicizia significa prestare al nuovo amico i propri giochi e dividere con lui la merenda.
Man mano che si cresce si può avere la fortuna di coltivare e portare avanti quest’incontro quasi casuale ma fondamentale oppure cambiare strada e conoscere persone nuove: amicizia ora è andare in oratorio a giocare, praticare lo stesso sport e essere nella stessa classe.

VIGNETTA AMICIZIA ENEA

Poi arrivano le superiori: il mondo si fa più grande e distinguere i veri amici da quelli falsi è difficile. Il concetto di amicizia diventa molto più opinabile ma, forse, è in questo momento che si stringono le eterne amicizie.
Se prima le litigate erano definite delle “bambinate”, durante l’adolescenza ci si trova a dover condividere con i propri amici gli ostacoli da affrontare sul ponte traballante tra l’infanzia e il mondo degli adulti. E’ in questo momento che si ha la mente abbastanza lucida per capire a chi appoggiarci. La vera amicizia infatti controbilancia la capacità di divertirsi insieme all’appoggio reciproco nei momenti più difficili: è facile per tutti ritenersi amici quando l’unico problema da risolvere è il numero degli invitati ad una festa.

Nella vita abbiamo avuto sempre tanti “primi amici” che già immaginavamo testimoni al nostro matrimonio. Ma le carte in tavola cambiano sempre e le amicizie finiscono facendone nascere altre nuove. Tutte lasciano un segno, positivo o negativo che sia, e ognuna custodisce un segreto. Il primo bacio raccontato al migliore amico (o amica che sia), il primo amore supportato dai nostri consiglieri di fiducia, la prima sbronza che ha visto i nostri best friends sperimentare bevande (imbevibili) al limone, riti voodoo per farci riprendere e menzogne raccontate per buona causa. Anche in amicizia , ancor più che in amore (l’amore forse finisce e le amicizie no?) esistono delle prime volte: alcune sono condivise perché fatte insieme altre ci hanno fatto capire quanto sia importante avere una spalla su cui poggiare.

Insomma “primo amico” sbagliato o no, egli entrerà sempre al 100% nella nostra vita lasciando segni indelebili e, a volte, tracciando le conseguenze delle nostre azioni future. Il primo amico, come le altre prime volte, prima o poi arriverà e alleggerirà il mondo.

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