• Abbonati
Bergamo

Processo Ubi al via, Banca d’Italia si dichiara parte offesa

Nell'udienza di smistamento l'avvocato Giuseppe Bana ha richiesto una sede più consona, considerata la lunga lista di testimoni. Prossima seduta il 17 settembre

Banca d’Italia si dichiara parte offesa. Ha preso il via così, mercoledì 25 luglio, il processo ai vertici di Ubi Banca, che vede alla sbarra amministratori bancari ancora in attività. Nell’aula della Corte d’Assise del tribunale di Bergamo il giudice Giovanni Petillo, coadiuvato da Maria Beatrice Parati e Rossana Puzzer, ha presieduto l’udienza di smistamento.

Una seduta transitoria, in attesa di quella vera e propria fissata per il prossimo 17 settembre alle 11.30, con un nuovo giudice, Antonella Bertoja (nota, tra le altre cose, per aver condotto il processo per il delitto di Yara Gambirasio, chiuso con l’ergastolo a Massimo Giuseppe Bossetti).

Il giudice Giovanni Petillo e effettuato l’appello. Hanno dichiarato l’intenzione di costituirsi parte civile Giorgio Jannone, Marco Bava e la Consob. Piero Bertolotto, Stefano Vedovato e Luciano Franceschetto si sono invece dette parti danneggiate. Banca d’Italia, infine, ha manifestato l’intento di dichiararsi parte offesa. Tutte intenzioni, in ogni caso, che dovranno essere confermate nella prossima udienza.

L’avvocato Giuseppe Bana ha richiesto una sede più consona, considerata la lunga lista di testimoni (che comunque dovrà essere confermata da giudice Bertoja). Sono circa 400 quelli richiesti per l’accusa e la difesa. Tra loro nomi di grande rilievo, come il presidente emerito Giorgio Napolitano, al presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi (richiesto da Giovanni Bazoli), l’ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli, nonché l’attuale Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (richiesto da Marco Bava, parte civile). E poi, ancora su richiesta della Procura, Carlo Messina, ceo di Intesa San Paolo e Luciano Fontana, il direttore attuale del Corsera.

L’accusa è retta dal pubblico ministero Fabio Pelosi e coordinata dal procuratore capo Walter Mapelli. A fine aprile il giudice per le udienze preliminari Ilaria Sanesi aveva ritenuto ritenuto attendibile il loro impianto accusatorio rinviando a giudizio gli amministratori della banca e la stessa Ubi. Due i capi di accusa: il primo è l’ostacolo alle autorità di vigilanza mentre il secondo è l’influenza illecita sulle decisioni dell’assemblea.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI