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Treviglio

Sconosciuti al Fisco, la Guardia di Finanza rintraccia 42 evasori totali

La Comandante Maria Luisa Ciancia: "Non ci fermiamo qui, puntiamo a potenziare ulteriormente la nostra presenza in modo da garantire ai cittadini l'onestà e la legalità di cui necessitano".

Chiedeva finanziamenti agricoli dell’Unione europea presentando falsi contratti di affitto di terreni di proprietà di persone decedute da anni.

È solo uno degli innumerevoli casi di illeciti portati alla luce dalla Guardia di Finanza di Treviglio tra il 2017 e il primo semestre 2018. Durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo Comandante della Sezione Operativa Volante delle Fiamme gialle Santolo Perrotta, che andrà ad affiancare come vice il Comandante Maria Luisa Ciancia, è stato presentato un attento bilancio delle principali operazioni svolte sul territorio della Bassa Bergamasca negli ultimi 18 mesi.

guardia di finanza di treviglio

Diversi gli interventi portati a termine dai militari, cosi come diverse sono state le denunce e i beni confiscati: 242, per l’esattezza, le attività ispettive legate alla lotta all’evasione portate a termine, tra verifiche, controlli e interventi a tutela del complesso degli interessi erariali comunitari. Verifiche che hanno permesso di inoltrare all’Agenzia delle Entrate per successivo accertamento proposte di recuperi a tassazione per un importo complessivo di oltre 24 milioni di euro, con una stima delle imposte evase, dirette ed IVA pari a oltre sei milioni di euro.

Cinquanta, invece, il numero delle indagini in ambito penale-tributario, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 67 individui responsabili di reati fiscali. In questo specifico caso i principali reati sono stati quelli legati all’utilizzo di false fatture per operazioni inesistenti. Sempre nello stesso ambito in questo anno e mezzo sono stati effettuati sequestri di natura patrimoniale e finanziaria per sei milioni di euro, a cui si vanno ad aggiungere proposte di sequestro per oltre 38 milioni di euro. Ben 42, invece, gli evasori totali rintracciati, che risultavano totalmente sconosciuti al Fisco italiano.

Pugno duro verso il lavoro nero da parte degli uomini del Comandante Ciancia, dove sono stati individuati complessivamente 26 datori di lavoro che hanno dato impiego a 44 lavoratori non regolarizzati, di cui sette clandestini. Quattordici, invece, i lavoratori irregolari, di cui è stata accertata un’incongruenza tra il lavoro effettuato e il contratto stipulato.

Infine, sempre in questo periodo, sono stati ben 1829 i controlli sul territorio nell’ambito del controllo economico: tra questi i principali sono stati gli accertamenti legati al corretto rilascio dello scontrino fiscale, il trasporto merci e gli indici di capacità contributiva.

Per quando riguarda la lotta alla criminalità economico – finanziaria sono stati effettuate proposte di sequestro per un totale di oltre 400 mila euro, con cinque i soggetti denunciati di cui sono state inoltrate alla Autorità Giudiziaria proposte di sequestro per 483 mila euro. Nello stesso contesto sono stati svolti ulteriori sequestri per oltre 220mila euro.

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Tra i vari accertamenti sono state protratte indagini anche per quando riguarda i reati di tipo fallimentare, che hanno portato alla denuncia di 5 soggetti e di tre arresti e a verificate distrazioni patrimoniali per un totale di 1.742.001 euro.

Lotta serrata anche al commercio e alla produzione di merci e beni contraffatti, con il sequestro totale di ben 2838 unità di prodotti “taroccati”. Esempi della stretta verso questo tipo di reato sono la famosa maxi operazione dello scorso settembre che ha condotto le Fiamme Gialle di Treviglio fino a Monza, dove sono stati rintracciati 27 cinesi, tutti residenti in un unico appartamento di 70 soli metri quadri, e a cui sono state confiscate circa 400 magliette contraffatte di famose squadre di calcio. Sempre nell’ambito delle truffe legate alle “imitazioni”, la famigerata operazione denominata “Social griffe” del dicembre 2017 ha portato alla denuncia di 14 persone e al coinvolgimento di quasi trecento clienti tutti legati a un giro di prodotti contraffatti realizzati in sud Italia e venduti poi nell’area della Bergamasca attraverso i social network.

guardia di finanza di treviglio

Non solo settore privato ma anche “pubblico”, con i finanzieri trevigliesi che, nell’ambito di controlli in materia di spesa pubblica, hanno prodotto 14 controlli nei confronti di soggetti percettori di prestazioni sociali agevolate, di cui quattro risultati irregolari. Controlli anche legati alla verifica della sussistenza dei requisiti in termine di legge per ottenere l’esenzione del ticket sanitario. Trentaquattro i controlli svolti, con 28 posizioni risultate irregolari, con un danno complessivo allo stato pari a 17 mila euro.

Occhi particolari per quanto riguarda l’ormai nota vicenda dell’inchiesta sui soldi mancanti dalle casse del comune di Stezzano, in cui vennero coinvolti un dipendente comunale e l’ex capo della Polizia Locale. Pari a 735 mila euro il peculato accertato, con 460 mila euro sequestrati grazie a provvedimenti cautelari disposti dall’Autorità Giudiziaria.

“L’attività della nostra compagnia in questi 18 mesi si è incentrata sul perseguimento di tre obbiettivi – rivela il Comandante Maria Luisa Ciancia il contrasto all’evasione e alle frodi, il contrasto degli illeciti economico finanziari e il contrasto degli illeciti nella spesa pubblica. I risultati che abbiamo ottenuto sono stati più che positivi, anche grazie a una proficua collaborazione con la Procura della Repubblica. Ovviamente non ci fermiamo qui, puntiamo a potenziare ulteriormente la nostra presenza in modo da garantire ai cittadini l’onestà e la legalità di cui necessitano”.

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