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Alta valseriana

Il caso Piario arriva al Tar, i sindaci: “Faremo ricorso”

Dopo raccolte firme e comitati, la battaglia per salvare il punto nascita si sposta nelle aule del Tribunale amministrativo regionale

I sindaci dell’Alta Val Seriana e della Val di Scalve si muovono per salvare il punto nascita di Piario e annunciano ricorso al Tar.

“L’assemblea dei sindaci dell’ambito 9 Alta Val Seriana-Val di Scalve, su mandato di tutti i 24 comuni, ha deciso di intraprendere un’azione legale finalizzata all’impugnazione della delibera della Giunta regionale n.267, con conseguente ricorso al Tar, si legge in una breve nota stampa diffusa in serata.

Il caso interessa la Valseriana e non solo, visto che il punto nascita è strategico anche per gli abitanti di Sebino e Val Cavallina. A Piario, lo scorso anno, sono nati 363 bambini, ma la soglia minima è stata individuata a quota 500. Numeri che secondo il Ministero della Salute non garantiscono la sicurezza di mamme e bambini, poiché non sempre le strutture più piccole dispongono di personale esperto, abituato ad affrontare le emergenze. D’altro canto, la loro eliminazione complicherebbe la vita alle donne della zona, che dovrebbero fare più strada per andare a partorire in una grande struttura, magari in condizioni di urgenza, replica chi si oppone (quella più vicina è ad Alzano Lombardo, 28 chilometri di distanza, ai piedi della valle, dove i parti hanno superato quota 870).

Ora, dopo raccolte firme e comitati contro la sua chiusura, la battaglia per la sopravvivenza del punto nascita sembra destinata a spostarsi nelle aule del tribunale amministrativo regionale.

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