• Abbonati
Dati provinciali

Bergamo sempre più turistica: più 11% di presenze, tanti tedeschi

Rapporto annuale 2017: spicca la presenza di tedeschi e spagnoli. Calano i posti negli hotel, crescono quelli in strutture extra-alberghiere

Crescono (e a doppia cifra) presenze e pernottamenti turistici in Bergamasca, diminuiscono le strutture alberghiere. Sono questi alcuni dei dati presentati dal rapporto annuale dell’Osservatorio Turistico della Provincia di Bergamo, che hanno fatto il punto sul turismo bergamasco nel 2017 e che hanno mostrato come la nostra provincia sia sempre più attrattiva. Fra i dati più rilevanti esposti nella mattinata di mercoledì 11 luglio alla presenza del presidente della Provincia Matteo Rossi, l’aumento dell’11,1% delle presenze, che si mantengono sopra la soglia dei due milioni (2.294.624), al quale si aggiunge quello degli arrivi, che hanno raggiunto quota 1.201.437.

Numerosi gli stranieri giunti nella nostra provincia, che in alcune aree la presenza dei turisti italiani, come sottolinea Elisabetta Longhi, operatrice dell’Osservatorio Provinciale del Turismo: “Analizzando i dati si può osservare come le presenze straniere siano aumentate del 16 % per un totale di 968.813 e di come esse si concentrino in particolare nella macroarea di Bergamo, dove coprono quasi i due terzi delle presenze, con un dato simile rilevabile anche nell’area della Grande Bergamo (Hinterland, Ndr) ed in quella delle Terre del Vescovado. Discorso diverso per le altre aree, dove la presenza di turisti italiani è maggiore, in particolare sulle Orobie, tuttavia anche in questa zona sono in crescita gli stranieri”.

Osservando i paesi di provenienza, rispetto a dieci anni fa quandonla nazione più rappresentata era la Gran Bretagna, il rapporto presenta al primo posto la Germania con il 17,9 % (+2,2 % rispetto al 2007), seguita dalla Spagna con l’11,2 % (+ 2,3 %), con Bergamo sempre più amata dai Paesi dell’Est Europa, in particolare da russi, polacchi e romeni, come illustra Elisabetta Longhi: “Osservando il numero di accessi agli Infopoint dell’Aeroporto di Orio al Serio, si può notare come su un totale di 33.000, 15.000 siano stati effettuati da turisti russi, nonostante ciò il dato va visto in funzione della permanenza di quest’ultimi sul territorio, ridotta rispetto agli accessi”.

Dal punto di vista delle strutture ricettive, stimate in 1.561, spicca la crescita delle strutture extralberghiere, passate dal 2,1 % totale del 2007 al 19,2 % attuale, mentre diminuisce l’incisività delle strutture alberghiere, passate in dieci anni dal 59,8 % al 46,3 % totale: “Rispetto ai posti letto, 27.762 in tutta la provincia, nell’ultimo decennio aumentano questi di 6.205 unità, in particolare fra le extralberghiere, mentre le alberghiere si riducono di 37 unità”.

Sulle strutture è intervenuta anche l’assessore regionale al turismo Lara Magoni, la quale ha sottolineato l’importanza della qualità delle strutture: “E’ necessario puntare non solo sulla città, ma anche sugli altri territori, tuttavia per farlo occorre avere delle strutture efficienti. Per farlo abbiamo pensato ad una revisione dell’imposta IMU in maniera tale che che gli operatori turistici possano investire risorse nell’ammodernamento delle strutture ricettive e tutto ciò lo ribadirò in un incontro che avrò con il ministro Gian Marco Centinaio”.

Dati rilevanti quelli sul turismo bergamasco, che pongono il capoluogo come capofila, ma che tuttavia fanno riflettere, come quello sul periodo di permanenza media stimato in 1,9 giorni a livello provinciale, inferiore rispetto ai 2,38 della Regione Lombardia: “Con questi elementi possiamo affermare che Bergamo è una città turistica e rimane volano per le altre aree della provincia, con cui esistono forti legami – sottolinea il sindaco di Bergamo Giorgio Gori – Sulla permanenza dei turisti, è necessaria una crescita rispetto ad oggi e per farlo occorre far conoscere le diverse attività offerte dal nostro territorio, dalla cultura allo sport passando per l’enogastronomia, tuttavia non bisogna dimenticare che questi dati vengono rilevati per ambito territoriale, per cui se si analizzassero gli spostamenti dei turisti sul territorio provinciale, la loro permanenza potrebbe risultare più lunga”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI