Ore 10, cielo limpido e temperatura perfetta per questo 24 giugno; dal campo da calcio del Centro sportivo di Azzano San Paolo si alza l’urlo “Una per TUTTE Tutte per UNA”.
Questo è l’insolito fischio d’inizio che dà il via ai tornei femminili di calcio, basket, tennis e beach volley con la partecipazione Katia Zucchelli e Ilaria Galbusera, giocatrici della Nazionale Femminile Volley delle Silenziose. Tutte in Campo a sostegno del riconoscimento sportivo professionale.
Così come cita la Petizione lanciata in collaborazione con il Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo capitanate da Elisabetta Maio.
“Lo Sport come occasione di Parità. Noi chiediamo che venga riconosciuta la parità tra uomini e donne in ogni disciplina sportiva, che vengano concessi pari Diritti a uomini e donne nello sport in termini di: Reddito, Condizioni di supporto e Allenamento, Assistenza Medica, Accesso alle Competizioni, Protezione Sociale e di Formazione, Reinserimento Sociale Attivo al termine delle Loro Carriere Sportive”.
Protagonisti non sono stati solo gli sport di squadra; sul palco attrezzato, tra un campo e l’altro, si è tenuto lo Spettacolo di Pole Dance, Disciplina Sportiva di forza, scioltezza, coordinazione, agilità, flessibilità, resistenza e tantissima femminilità; il tutto coordinato da Martina Bonodi Gfs Training. Anche la Danza ha riempito il palco con la sua delicatezza vedendo esibirsi le ballerine dello studio danza Marianna di Marianna Ricappi.
Per tutta la durata della giornata sono stati inoltre presenti musicisti che hanno accompagnato i tornei a bordo campo con la loro musica.
Il programma di questa giornata è stato progettato da Viviana Mascolo dell’associazione Tutti in Campo per Tutte Onlus, promotrice inoltre del Progetto Didattico di Educazione Emotiva. Le Emozioni sono state le Protagoniste assolute di questa giornata, ognuna delle atlete presenti ha portato dentro e fuori dal campo il proprio sorriso e il senso di Squadra, tanto da giocare, così come è accaduto nel basket mischiando le maglie.
Momento di magia durante la consegna del quadro ricordo (realizzato dai fratelli Amadei) a tutte le squadre partecipanti soprattutto quando Ilaria Galbusera e Katia Zucchelli, atlete della Nazionale di Volley, dal palco hanno insegnato a tutti a battere le mani nel linguaggio dei segni… qualche momento di silenzio e tutto il pubblico è con le mani alzate al cielo.
La parità, espressa attraverso questo gesto, ha accompagnato tutta la fase delle premiazioni in maniera naturale, abbiamo dimostrato che le barriere non esistono, la “diversità” non è qualcosa che impedisce la comunicazione e lo stare insieme, conoscere e apprendere, in questo caso il linguaggio dei segni, ci ha avvicinati e resi forti… ci ha UNITI.
Nessuna differenza in campo, nessuna diversità tra atlete professioniste, nessun linguaggio sconosciuto, squadre che hanno giocato mischiate tra loro, ragazze dell’Atalanta calcio Femminile che hanno formato coppie per il Beach Volley e tanto altro ancora.
Il 24 Giugno 2018 al Centro Sportivo di Azzano San Paolo è scesa una sola Squadra in Campo: Tutte in Campo per Tutte.
Tante sono state le atlete professioniste presenti in questa giornata: Michela Bottini, giocatrice di calcio nella Nazionale sordomuti; Michela Giovanna Galbusera, campionessa della Nazionale Tennis sordomuti; Giulia Gatti per il Basket, playmaker fresca di titolo tricolore con Famila Schio.
Presente Gianpaolo Bellini che dal palco espone la sua idea sullo Sport al Femminile: “Il fatto che la Nazionale di Calcio Italiana si sia qualificata ai Mondiali 2019 la dice tutta sulla Forza e la bravura di queste ragazze, non manca niente a queste ragazze anzi… Credo che i miei colleghi debbano sostenere molto di più lo sviluppo del Calcio Femminile, naturalmente sostengo tutte le discipline sportive al Femminile e nomino il calcio in quanto “mio” Sport giocato”.
Il secondo Torneo di Tutti in Campo per Tutte Onlus è stato un successo emotivo, ci rivediamo sul Campo il 23 Giugno 2019 per la Terza Edizione e chissà che non vi sia un’altra sorpresa prima… Insieme si può TUTTO.
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