È nata forse come una provocazione, ora sta diventando una cosa seria. Matteo Oriani, ex consigliere provinciale di Forza Italia, nel pomeriggio di lunedì 9 luglio ha lanciato una frecciata vera e propria alla provincia bergamasca in generale: “A Milano si lavora per portare le Olimpiadi in Lombardia mentre a Bergamo si dorme” (leggi QUA).
Dal suo post di Facebook, ripreso anche da Bergamonews, sono nate una serie di proposte serie che potrebbero portare a qualcosa di concreto. Sono intervenuti politici, imprenditori, ma anche semplici cittadini che un’occasione come quella di un’Olimpiade invernale “in casa” non la vorrebbero perdere.
La prima è stata Lara Magoni: nessun commento da parte dell’assessore regionale, ma un like al post e un applauso.
Poi è arrivato il commento di Gianmarco Gabrieli, imprenditore e impegnato nel Partito democratico: “Nessuno tifa contro nessuno e da sempre la politica bergamasca si unisce trasversalmente per il territorio. La candidatura di Bergamo per una disciplina olimpica è una buona idea”. E al dubbio: quali discipline potremmo ospitare? risponde un imprenditore, Fabio Mazzoleni: “Lo scialpinismo! A Pechino nel 2022 non ci sarà, ma ci sarà nel 2020 alle Olimpiadi giovanili a Losanna. Nel 2026 prima dello scialpinismo sulle Orobie?”.
Anche Michele Forchini, esperto del settore turismo e manager dell’Ostello di Bergamo, rilancia: “Non condivido la base politica del ragionamento, condivido invece sull’opportunità che anche a Bergamo sia della partita, con spazi per gli allenamenti e magari per qualche gara. Oggettivamente la candidatura della Lombardia potrebbe diventare molto forte ed è praticamente scontato che l’Olimpiade andrà ad una destinazione europea. Vista la centralità logistica potrebbe davvero diventare interessante proporre Bergamo come sede per gare al chiuso, come Curling o Hockey”.
E dalla Valtellina si fa sentire Matteo Gianola: “A livello di sci alpino Bormio e Santa Caterina difficilmente potrebbero essere scalzate per lo sci, così come il Palazzo del Ghiaccio di Bormio è già allestito per short track (ci si allena la nazionale italiana) e per l’hockey, Livigno e Chiesa Valmalenco sono già celebri per snowboard e ski/boardercross… Bergamo potrebbe essere una grande soluzione per le discipline indoor (Icelab è una struttura bellissima) permettendo così anche più competizioni a poca distanza di tempo rispetto al solo Palaghiaccio e, credo, che anche posti come la Val di Scalve per le discipline nordiche e Foppolo per altre alpine (non so, mi viene in mente il freestyle) potrebbero dire la loro… Perché non promuovere un mega comprensorio, allora?”
Proposte raccolte e rilanciate dallo stesso Oriani: “Per comprendere quali discipline e come confrontarci con i proponenti della candidatura ritengo utile promuovere un comitato trasversale a sostegno della partecipazione di Bergamo. Io ci sono”.
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