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L'intervista

Belotti: “Pontida sarà il raduno dei record, arrivi anche dall’estero” video

Sul pratone non ci sarà spazio nemmeno per i gazebo. Il neo deputato: "Lasciate a casa l'auto, venite in treno"

Daniele Belotti, parlamentare e segretario provinciale del Carroccio, è sicuro: quello in programma domenica 1 luglio sul pratone di Pontida sarà “il più grande raduno di sempre”. L’evento, massima espressione dell’iconografia che accompagna la storia leghista, avrà gli occhi dei media internazionali puntati addosso. Del resto non c’è da stupirsi, vista la rottura politica europea sul tema dei migranti che ha acceso i fari sul Governo Conte. “Ci sono accrediti per televisioni e giornali da tutto il mondo – racconta il neo deputato bergamasco – mentre sono oltre 250 gli autobus prenotati da tutta Italia. Gente arriverà anche anche dalla Svizzera, dall’Inghilterra e dagli Stati Uniti”.

Per la prima volta dopo vent’anni, sul “sacro suolo” del pratone non ci saranno nemmeno i gazebo: questione di spazio. “Meglio non venire in macchina – avverte il deputato -. Se si prende il treno da Bergamo, in un quarto d’ora si arriva a cento metri dal pratone, altrimenti tocca parcheggiare a tre chilometri e farsela a piedi sotto il sole”.

I meteorologi annunciano una domenica di gran caldo. Ma a rendere il clima incandescente ci penserà senz’altro Matteo Salvini, per la prima volta a Pontida da ministro dell’Interno. Verso le 10-10,30 inizieranno i primi discorsi. Verso le 13, invece, dovrebbe toccare proprio al leader dei lumbard, che sta curandonpersonalmente la scaletta dell’evento.

“Abbiamo interventi programmati in eccesso – prosegue Belotti -, perché di leghisti nelle istituzioni oggi ce ne sono tanti. Sei ministri, per esempio: oltre Salvini, Giulia Bongiorno, Erika Stefani, Lorenzo Fontana, Gian Marco Centinaio, Marco Bussetti. E i sottosegretari. E i presidenti delle Regioni, i nostri e quelli alleati: Fedriga, Fontana, Zaia e Toti”, giusto per fare qualche nome.

Il palco sarà lo stesso degli ultimi anni. Ai lati gli altoparlanti e i due schermi. Lo slogan? Quello sì che cambia: “Il buonsenso al governo”.

Già. Ma dove sono i bergamaschi leghisti al governo? Non c’è un ministro e neanche un sottosegretario.

Come previsto abbiamo Roberto Calderoli vicepresidente del Senato e qualcuno nelle commissioni – commenta Belotti -. Non è stata fatta una selezione a livello provinciale, ma regionale. Meglio aspettare e fare esperienza piuttosto che bruciarsi subito. Ma Bergamo all’interno della Lega ha un forte peso politico, ve lo assicuro.

Non sarà penalizzata Bergamo senza presenze nell’esecutivo?

Per ora ci siamo fatti sentire parecchio a livello territoriale. Abbiamo ottenuto garanzie sul caso Motorizzazione e alzato la voce su quello dei ‘diamanti gonfiati’ per tutti quei cittadini che avevano acquistato le pietre preziose attraverso il Credito Bergamasco. Ora stiamo monitorando una serie di grossi finanziamenti per la difesa del suolo, sperando che a breve possano essere destinati ai nostri comuni. Saremo anche inesperti, ma siamo partiti forte.

Migranti, Saviano e Vaccini: sparate di Salvini per camuffare i pochi fatti?

In meno di un mese questo Governo ha fatto più del Pd in cinque anni. La propaganda vale in campagna elettorale, ma una volta finita non vale più. Se alle parole fai seguire i fatti la gente ti premia, sennò ti manda a quel paese.

Com’è il nuovo premier Conte?

È uno che dalla mattina alla sera è passato dalla cattedra di professore al tavolo del G7. Un cambiamento da brividi per chiunque.

Lo ha conosciuto?

Per ora l’ho semplicemente osservato. Lo vedo convinto, sereno, preparato.

Fontana vuole abolire la legge Delrio sulle Province. È d’accordo?

Molto. È una legge che non ha cancellato Province, le ha soltanto svuotate mantenendo le competenze. Hanno in mano strade e scuole, ma non hanno un euro. I ragazzi, però, a scuola ci vanno, e la gente in strada pure. Risultato: da una parte hai le buche e dall’altra non hai manutenzione.

Tra abolire le Province o le Regioni, cosa sceglierebbe?

Abolisco lo Stato. Svuotiamo Roma e distribuiamo più competenze agli altri.

Sempre il governatore lombardo Fontana ce l’ha col Gay Pride…

Ognuno è libero di fare ciò che vuole, anche sotto le lenzuola. Allo stesso tempo sono convinto che i bambini abbiano bisogno di una mamma e un papà. Questo, per quanto mi riguarda, è l’unico limite.

Ma è vero che qui a Bergamo, in via Angelo Mai, transitano tanti soldi leghisti come sostiene L’Espresso?

Quell’inchiesta dell’Espresso è un insulto ai giornalisti che fanno inchieste vere. Tutto fumo e niente arrosto. Ci sono stati sequestrati milioni di euro e oggi il partito ha solo debiti avendo fatto la campagna elettorale grazie alla disponibilità di qualche fornitore che ci ha fatto credito. Ci siamo affidati a dei commercialisti (lo studio di via Angelo Mai) perché non possiamo permetterci nemmeno di gestire all’interno le nostre risicate finanze. Sono commercialisti a noi vicini naturalmente, ma che lavorano anche per altri e quindi avranno fatto operazioni all’estero per altri clienti. Non per la Lega.

Cosa ci dice dell’Atalanta già in Europa (forse)?

Sono felice per l’ingresso diretto in Europa. Una trasferta in Armenia, come prevedevano i sorteggi, poteva essere proibitiva anche per il sottoscritto.

E dei Mondiali senza Italia? Per chi fa il tifo?

Devo confessare di avere simpatizzato Islanda perché così piccola, senza campi da calcio come i nostri per ovvi motivi, con una popolazione micro, è arrivata dove è arrivata. Peccato sia già uscita…

In finale, chi ci va?

La Croazia. Speriamo contro la Svizzera, sarebbe una bella sfida. Chissà, magari con un gol dell’atalantino Freuler.

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