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L'interrogatorio

Tangente in Austria da 75mila euro, Berera: 50mila erano per me

L'ex sindaco di Foppolo parla agli inquirenti e ammette

Giuseppe Berera ha parlato: quei soldi erano indirizzati a lui. Almeno una parte, 50mila euro. Questi i conti che tornano all’ex sindaco di Foppolo.

Il riferimento è ai 75mila euro, secondo gli inquirenti, passati dalle tasche di Sergio Lima a quelle di Berera mediante il conto aperto ad hoc dall’imprenditore Giancarlo Montini, trait d’union tra i due. L’ipotesi di reato formulata nei loro confronti è corruzione. Da lunedì, i tre sono rinchiusi in carcere a Bergamo.

Davanti al gip Ilaria Sanesi e al pubblico ministero Gianluigi Dettori, l’ex sindaco di Foppolo, difeso dall’avvocato Enrico Pelillo, ha parlato per una quarantina di minuti circa. Durante l’interrogatorio di garanzia è stato affrontato anche il delicato capitolo della tangente austriaca smascherata dagli inquirenti, la stessa che ora potrebbe aprire nuovi scenari nell’inchiesta decollata due anni fa, dopo l’incendio doloso alle seggiovie di Foppolo nel luglio 2016.

Davanti agli inquirenti si è pronunciato anche Sergio Lima, difeso dall’avvocato Benedetto Maria Bonomo. Confermando quanto rivelato da Berera. Inizialmente, secondo l’imprenditore bresciano, i bonifici erano mirati a saldare un debito di 110mila euro con Montini per un’operazione commerciale effettuata in Camerun. Secondo chi indaga, invece, aveva “assoldato” l’ex primo cittadino per beneficiare di affidamenti diretti di lavori dalla Brembo Ski: circa 4 milioni e 592mila euro – stimano sempre gli inquirenti – senza passare da gare di evidenza pubblica. Si è riservato di non parlare, infine, Giancarlo Montini.

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