Accertare i legami tra Lara Magoni e Antonino Porcino. I Sostituti Procuratori della Repubblica di Bergamo Maria Cristina Rota ed Emanuele Marchisio sono al lavoro per ricostruire i contatti tra l’assessore regionale (Fratelli d’Italia) e l’ex direttore del carcere di Bergamo, finiti nell’inchiesta che ha travolto il penitenziario di via Gleno con 27 indagati. La prima è indagata come atto dovuto a sua garanzia, il secondo invece è stato arrestato ed è in cella a Parma.
L’ipotesi di reato per l’assessore al Turismo, marketing territoriale e moda è voto di scambio. Una tesi che sarebbe supportata anche dal contenuto di alcune intercettazioni telefonice. Una in particolare, in cui una persona non identificata comunicherebbe a uno degli indagati di aver scattato una foto con il suo cellulare nella cabina elettorale alla scheda su cui, alle elezioni dello scorso quattro marzo, ha votato la Magoni. L’immagine incriminata, comunque, non sarebbe ancora stata trovata.
Ma il nome della Magoni, che è stata componente della Commissione carceri della Regione, sarebbe emerso anche in una telefonata tra Porcino e il direttore sanitario Franco Bertè, ai domiciliari nella sua abitazione di Ponteranica. Nella conversazione l’ex direttore avrebbe chiesto sostegno per l’ex sciatrice in vista dell’imminente campagna elettorale. Sul particolare vige il massimo riserbo. Così come sul materiale informatico, cellulari e pc, che gli investigatori hanno sequestrato a casa degli indagati.
Più defilata invece la posizione dell’altro politico indagato, il consigliere regionale Giovanni Malanchini. L’ex sindaco di Spirano è accusato di aver esercitato pressioni per una pratica edilizia, ma non ci sarebbero riscontri. La sua situazione, sui cui la procura ha già fatto chiarezza, è destinata a risolversi in tempi brevi con l’archiviazione.
commenta