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L'intervento

Caso Aquarius, i sindacati bergamaschi: “Clima preoccupante, serve distensione”

Le segreterie di Cgil, Cisl e Uil di Bergamo commentano la vicenda evidenziando come la Bergamasca sia da sempre accogliente e ricca di esempi di buona integrazione.

“Sembra che, grazie all’intervento della Spagna, la vicenda della nave Aquarius possa arrivare a una conclusione positiva. È stata una circostanza, comunque, che ha messo in evidenza un clima preoccupante che aleggia sull’Europa nel campo dell’immigrazione, e che ha trovato nel nostro paese oggi uno degli atteggiamenti di maggiore chiusura. La decisione di chiudere i porti non risolve ma aggrava il problemi”: così le segreterie di Cgil, Cisl e Uil di Bergamo hanno salutato l’epilogo dell’avventura degli oltre 600 migranti a bordo dell’imbarcazione dell’Ong SOS Mediterranee.

“Una politica ondivaga e tentennante scorre parallela a decisioni e trattati che dovrebbero tenere presente la vita umana, sulla quale non dovrebbero esserci comportamenti meno che umani. 

Oggi dobbiamo impegnarci tutti, ognuno per la propria responsabilità, per dare risposte di integrazione, legalità e coesione, e se questo vuol dire suonare la sveglia ad una Ue finora incapace di ragionare su questo e tanti altri temi noi dobbiamo farci trovare pronti.

D’altronde la nostra è la provincia che da sempre accoglie e produce esempi di buona integrazione. La via deve essere quella di un sostegno umanitario innegoziabile e, successivamente, di un’accoglienza sostenibile, da costruire insieme alle parti sociali su ogni territorio. Serve distensione, dobbiamo riportare il tema ad un’analisi lucida e razionale”.

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