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L'intervista

Simona Marcelli, 20 anni: il suo futuro dopo The Voice

Definita dal giudice Albano come un “animale da palcoscenico” con forza e adrenalina da vendere, Simona racconta la sua esperienza a The Voice

Il canto è passione, divertimento ed energia. Simona Marcelli, 20enne di Torre Boldone, ce lo ha dimostrato esibendosi sul palco di The Voice of Italy 2018. : “Il raggiungimento di un sogno”.

Quando e perché hai iniziato a cantare, in altre cose cosa è per te il canto?
Ho iniziato a cantare da piccolissima. Cantavo per casa le canzoni alla radio. Il merito di questa passione è dei film movie Disney. Come tanti, passavo le ore a guardare i cartoni animati e a imitare le canzoni volevo imitare le canzoni. Crescendo, alle elementari è scoppiata la passione per High School Musical: da quel momento la musica non mi ha mai abbandonata. Inizialmente ho iniziato con la chitarra, poi sono passata al canto.

Come è nata l’idea di partecipare a The Voice?
Quasi per caso. Per due anni ho abbandonato lo studio del canto, che era ormai diventato una passione e non un dovere quotidiano. Un mio amico di Roma mi ha mandato un messaggio, proponendomi di candidarmi per questa avventura. Così senza dire nulla sono andata con una mia amica sono andata alle prime selezioni: un’esperienza stupenda. Non ho cercato the voice, è the voice che ha trovato.

Oltre ad Albano, quale tra i giudici ti ha colpito di più?
Il mio giudice preferito era J-ax. Alla mia prima esibizione sono stata scelta da Albano. Temevo di non essere piaciuto a J-ax, invece, riguardando la puntata mi è parso soddisfatto.

simona marcelli

Raccontaci dell’esperienza di The Voice, cosa ti rimarrà?
Mi ricorderò di tutti gli attimi vissuti. Mi pareva di stare in un mondo parallelo, con luci, costumi e musica. È stato il raggiungimento del sogno. Non mi sembra ancora vero pensare a quei giorni. Mi ricorderò sicuramente di Albano, è stato un coach fantastico. Mi veniva naturale dargli del lei, ma continuava a ripetermi: “Simona, devi darmi del tu”. Mesi dopo l’esperienza al programma, mi è ricapitati di rincontrare Albano allo stadio, in occasione del derby Milan-Inter. È stato un bell’incontro: lui è stato gentile e cordiale come sempre. Non abbiamo avuto molti momenti da passare insieme, in così poco tempo, ma mi è servito. Soprattutto per trovare la forza e la confidenza per salire sul palcoscenico. prima di un esempio mi ha detto: “tu sei un animale da palcoscenico”. una frase perfetta per darmi la carica.

Nel panorama artistico italiano e non, quale è la cantante donna a cui ti ispiri maggiormente?
Ci sono tanti cantanti che seguo e ammiro come artisti. Rihanna è la mia preferita: mi piace la sua versatilità. Riesce a passare dal pop, al rap, al soul, alla dance musica. La considero una cantante completa.

Tra Cristina Aguilera, Joss Stone, Alicia Keys con chi duetteresti?
Fermo restando che tutte e tre sono delle icone del canto, probabilmente scegliere Cristina Aguilera. Da bambina era il mio idolo.

Quanto dedichi allo studio quotidiano del canto?
Dedicavo parecchie ore al giorno. Al CDpM ho studiato con Gabriella Mazza per il diploma del Trinity College. Ultimamente il canto è diventato una passione più che un dovere, un piacere che mi concedo tra i vari impegni universitari.

Come vedi il tuo futuro, nel mondo dell’arte?
Non ho ancora ben chiaro il mio futuro. Per ora studio e colgo le varie occasioni, come The Voice. Nel futuro si vedrà.

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