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La riflessione

“Papa Giovanni, una guida giovane per i giovani di ogni tempo”

La riflessione di Cristian Acquaroli, classe 1995 e studente di Teologia dopo aver seguito l’arrivo a Bergamo della salma di Papa Giovanni XXIII

Papa Giovanni XXIII è tornato nella sua terra natale, in questa nostra città che lo ha formato tanto da un punto di vista umano quanto spirituale. Paderno di Seriate, piazza Vittorio Veneto, carcere di via Gleno, Seminario e Cattedrale di sant’Alessandro: in ogni luogo raggiunto dal Papa santo molti sono stati coloro che non hanno voluto perdersi un evento così sperato ed atteso. Passando davanti all’urna contente le spoglie mortali del nostro santo, risulta difficile non ricordare tutti i gesti compiuti e i discorsi da lui pronunciati nel corso della sua esistenza terrena. Anche per me, giovane bergamasco che non lo ha conosciuto personalmente, papa Giovanni è il Papa che come la maggior parte dei nostri nonni ha origini contadine, il Papa di Sotto il Monte, l’uomo buono che non ha avuto pregiudizi o paura nelle sue scelte di vita, andando così “controcorrente” per il bene degli uomini e delle donne a lui affidati.

Papa Giovanni è il pastore con l’odore delle pecore (per usare le parole care ad un altro Pontefice, Papa Francesco), il successore di Pietro che ha incarnato il Vangelo in ogni suo aspetto, annunciando che la buona notizia cristiana è l’incontro con un Dio che si fa carne per la salvezza dell’uomo e che sana continuamente le debolezze e le fragilità umane, riportando l’uomo a credere, amare e sperare. Come non ricordare, a tal proposito, la visita ai carcerati di Regina Coeli o la visita ai piccoli pazienti dell’ospedale Bambino Gesù di Roma?

Papa Giovanni è l’uomo del Concilio Vaticano II, della Pacem in terris, del dialogo fruttuoso, colui che ha testimoniato la bellezza di essere uomini e donne capaci di cambiare il mondo in meglio grazie all’amore che si mette nelle azioni semplici e quotidiane. Papa Giovanni è davvero il papa della bontà e della tenerezza, una guida giovane per i giovani di ogni tempo, il poeta che a distanza di anni fa risuonare le sue incancellabili parole: “Tornando a casa, troverete i bambini; date una carezza ai vostri bambini e dite: ‘Questa è la carezza del Papa’. Troverete qualche lacrima da asciugare. Fate qualcosa, dite una parola buona. Il Papa è con noi specialmente nelle ore della tristezza e dell’amarezza”.

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