• Abbonati
A milano

Marina Piccinini, ad di Ressolar tra i finalisti del Premio sulla valorizzazione femminile

L’obiettivo del Premio è coinvolgere il mondo delle imprese in un percorso di empowerment femminile, dando visibilità alle pratiche più virtuose e innovative.

Si sono riunite a Milano le aziende finaliste del Premio istituito da Intesa Sanpaolo insieme a Fondazione Marisa Bellisario che incoraggia l’uso di politiche innovative di gestione della gender diversity. Fra le finaliste anche l’amministratore delegato di Ressolar, Marina Piccinini selezionata insieme con altre 109 aziende della seconda edizione. Nella filiale Intesa Sanpaolo di Via Verdi, a Milano, insieme alla Fondazione Marisa Bellisario sono state presentate le imprese che sono state riconosciute come “PMI eccellenti” per la valorizzazione del lavoro femminile e nella gestione della gender diversity, attuando politiche e strategie volte a garantire pari opportunità e riconoscimenti di carriera e hanno ricevuto un riconoscimento che attesta la capacità di “seminare i talenti”, valorizzando il merito e le capacità femminili.

L’obiettivo del Premio è coinvolgere il mondo delle imprese in un percorso di empowerment femminile, dando visibilità alle pratiche più virtuose e innovative.

Durante la fase dell’autocandidatura, chiusa lo scorso 9 febbraio, sono state infatti raccolte le storie di 460 imprese: 110 hanno superato la selezione, in virtù dei requisiti richiesti dal bando, distribuite in modo omogeneo sul territorio nazionale. In attesa di conoscere il nome delle due imprese – una piccola e una di medie dimensioni – che saranno proclamate vincitrici il 15 giugno a Roma, nel corso della XXX edizione del Premio Marisa Bellisario «Donne ad alta quota», le finaliste sono coinvolte in tre eventi. Dopo Milano altri due incontri sono in programma a Roma e
Vicenza. All’incontro milanese, svoltosi il 7 maggio, hanno partecipato 52 aziende, provenienti da Lombardia, Piemonte, Liguria e Emilia Romagna.

Le evidenze emerse dalla presentazione di Ilaria Sangalli, economista della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, hanno messo in luce l’importanza di mettere le donne al centro delle strategie di crescita dell’imprenditoria italiana, anche considerato l’enorme potenziale ancora inespresso: il tasso di attività femminile in Italia è tra i più bassi in Europa, 55,9% nel 2017 sul totale delle donne tra i 15 e i 64 anni. Tuttavia si notano continui miglioramenti, con una crescita di 4,8 punti percentuali rispetto al 2010, con il tasso di attività femminile che raggiunge l’80,8%
per le donne con livelli educativi più elevati.

Crescono anche le imprese femminili: secondo i dati Unioncamere, nel 2017 le imprese femminili sono oltre 1.331.000 – 10.000 in più rispetto all’anno precedente, quasi 30.000 in più rispetto al 2014 – con un aumento costante che porta al 21,86% la quota sul totale delle imprese.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI