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In porta sant'agostino

“L’altro Pinocchio”, una mostra celebra i vent’anni della Fondazione Emilia Bosis

Dal 12 maggio al 2 giugno 2018 si terrà a Porta Sant’Agostino, la mostra “L’altro Pinocchio”, curata dalla Fondazione Emilia Bosis e dedicata al tema collodiano di Pinocchio, nella suggestiva cornice di Città Alta. Un evento che si inserisce nelle iniziative culturali per celebrare il ventennale della Fondazione.

“Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo da catasta, di quelli che d’inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il fuoco e per riscaldare le stanze. Non so come andasse, ma il fatto gli è che un bel giorno questo pezzo di legno capitò nella bottega di un vecchio falegname, il quale aveva nome Mastr’Antonio, se non che tutti lo chiamavano maestro Ciliegia, per via della punta del suo naso, che era sempre lustra e paonazza, come una ciliegia matura”.

Così Carlo Collodi, nel celebre romanzo per ragazzi “Le avventure di Pinocchio”, inizia a raccontare la storia di un burattino che riuscirà a diventare un bambino in carne ed ossa.

Dal 12 maggio al 2 giugno 2018 si terrà a Porta Sant’Agostino, la mostra “L’altro Pinocchio”, curata dalla Fondazione Emilia Bosis e dedicata al tema collodiano di Pinocchio, nella suggestiva cornice di Città Alta. Un evento che si inserisce nelle iniziative culturali per celebrare il ventennale della Fondazione.

La mostra d’arte, nata in collaborazione con il Comune di Bergamo, sarà divisa in tre sezioni: una pittorica, una fotografica ed una fumettistica.

La prima sarà curata dall’artista Rocco Forgione, uno dei più importanti surrealisti italiani, che esporrà il suo ciclo pittorico “Divinamente Pinocchio”: un percorso personale dove ha incarnato nel pellegrino dantesco il personaggio collodiano, che viaggerà, insieme a Virgilio, tra i gironi dell’Inferno. Un itinerario realizzato in sinergia con lo scrittore Eugenio Dario Lai che ha realizzato le didascalie dei canti che accompagneranno le tele.

“Rocco, in collaborazione con la Fondazione Emilia Bosis, insieme all’Associazione Aiuto a Vivere, terrà anche un laboratorio con i pazienti psichiatrici ed i bambini della scuola pony e che hanno partecipato al teatro, che si concluderà con una performance sulla ricerca della bellezza e del non visibile il pomeriggio del 2 giugno nel Teatro Stalla” ci ha raccontato Pier Giacomo Lucchini, Presidente della Fondazione Emilia Bosis.

“Forgione con pazienti e bambini realizzerà un grande trittico, 9×5 metri, dove disegneranno figure metafisiche e surreali, animali, ecc. inerenti al tema”.
La parte fotografica sarà invece a sua volta divisa in due interventi.

“Il viaggio dell’anti-eroe Pinocchio”, curato da Patrizia Riviera, che è il risultato di un atelier-laboratorio da lei condiviso con i pazienti, in cui si è cercato di vivere attraverso la fotografia e le emozioni un Pinocchio contemporaneo mettendo in luce le fragilità, la bellezza, ma anche le brutture, la gioia, senza dimenticare la sofferenza.
“Impermanenze” è invece il titolo del secondo intervento che troverà spazio nella mostra.

“Sarà un percorso che Giorgio Della Vite ha condiviso in questi anni con i pazienti psichiatrici – afferma Lucchini -. Sarà una rilettura del “De rerum natura” di Lucrezio, quindi i temi della natura che si auto-trasforma, la metamorfosi, ecc.”.
Infine, il percorso fumettistico “Pinocchio e le 8 ragioni per essere felice” nato all’interno del laboratorio condotto da Giorgio Carpinteri con i ragazzi della Fondazioni Bosis e che vi abbiamo raccontato in questi mesi. In occasione della mostra saranno esposte le tavole composte dalle vignette realizzate dai pazienti.

“Un’altra novità della mostra – conclude Pier Giacomo Lucchinisaranno dei laboratori live ed un evento culturale letterario che ospiterà lo scrittore torinese Eugenio Dario Lai e Marco Barile, psicoterapeuta e scrittore che insegna all’Università pontificia lateranense. In quell’occasione verrà proposto in un percorso una rilettura contemporanea e nuova del capolavoro collodiano alla luce di una ricerca di Eugenio sulla mitologia nordica dei paesi scandinavi in cui probabilmente Collodi ha tratto ispirazione”.

La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 21, il sabato e la domenica dalle 11 alle 21.

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