Impresa sfiorata a Roma, in casa della Lazio, dall’Atalanta. Gli uomini di Gasperini hanno strappato un punto prezioso per la corsa all’Europa, ma tornano a Bergamo con un pizzico di rammarico: la gara dell’Olimpico si poteva vincere.
È mancato un pizzico di fortuna, che nel calcio per vincere deve sempre esserci. Soprattutto nella ripresa, nel finale, quando un enorme Strakosha ha detto no a Freuler prima del miracolo di Bastos sul sinistro a colpo sicuro di Gosens, a due passi dalla riga di porta.
I tifosi bergamaschi ci hanno creduto fino all’ultimo in una vittoria che – come abbiamo già scritto – sarebbe stata un’impresa, in casa di una delle squadre più belle e forti del campionato.
Soprattutto dopo il gol-lampo di Barrow, uno che là davanti vede la porta come pochi e che – per forza di cose – ormai è diventato una certezza.
La Lazio comunque non ha rubato nulla. Il gol del pareggio di Caicedo (assist spettacolare di Luis Alberto, poi uscito infortunato) aveva infatti riacceso l’entusiasmo di un Olimpico fredddato prestissimo e anche un po’ spaventato l’Atalanta, che ha sofferto fino all’intervallo.
Poi nella ripresa si sono rivisti il grande calcio e la grande organizzazione di Gasperini, con i nerazzurri che si sono fatti prendere per mano da un grande Ilicic entrato al posto di Barrow.
Non aver vinto è un vero peccato.
Ma poco male: il punto conquistato all’Olimpico è comunque importante.
Domenica lo scontro diretto, a Bergamo, col Milan sarà lo spartiacque per l’Europa League.
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