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Il caso

Acque agitate a Seriate: l’ok alle nuove piscine fa infuriare le minoranze

Approvata la pubblica utilità del partenariato pubblico-privato per la progettazione, la ristrutturazione, l'ampliamento e la gestione della struttura: l'opposizione fa le pulci al progetto e attacca duramente sulla legittimità della seduta di consiglio.

Sul progetto delle nuove piscine di Seriate amministrazione e opposizioni non riescono proprio a trovare un punto d’incontro: anche durante il consiglio comunale di mercoledì 2 maggio quando è arrivato il momento di discutere l’ordine del giorno relativo all’impianto natatorio gli animi si sono scaldati, lasciando strascichi polemici anche (o forse soprattutto) a seduta conclusa.

Seduta durante la quale la maggioranza, compatta, ha approvato la pubblica utilità del partenariato pubblico-privato per la progettazione, la ristrutturazione, l’ampliamento e la gestione delle piscine: l’Associazione Temporanea di Scopo (ATS) formata da A&T Europe spa di Castiglione delle Stiviere (denominazione giuridica delle Piscine Castiglione ndr), Italimpresa s.r.l di Malonno (Bs), Pederzani Impianti s.r.l di Castel Goffredo (Mn) e Partecipazioni & Gestioni s.r.l di Castiglione (Mn) aveva infatti già presentato un progetto per la riqualificazione e la gestione della piscina, con allegata richiesta di una concessione trentennale, e negoziato con il Comune l’accordo per l’intera operazione.

Un’operazione da cinque milioni e 400mila euro sulla quale Partito Democratico e Lista Albatro, che siedono tra i banchi dell’opposizione, hanno posto parecchi dubbi: “La nuova piscina è un sogno di tutti ma realizzarla senza valutare a fondo gli impegni e i costi per la comunità è un atto irresponsabile e arrogante – tuonano i due gruppi di minoranza – Abbiamo detto no ad un progetto che nasce vecchio, con le stesse corsie di oggi e che trascura l’aspetto fitness e salute. Farà morire le società di nuoto attualmente attive. Si fonda su un quadro finanziario torbido: abbiamo sentito in aula toni sarcastici nei confronti di Cantone ed Anac, ci chiediamo se all’Autorità Anticorruzione la prenderanno con lo stesso spirito. Nessuna risposta invece sui numeri contestati: sottostimiamo i ricavi futuri del proponente ma gli diamo 100mila euro all’anno (per 25 anni) senza un perché: non c’è stato spiegato – a detta del sindaco – perché tanto non l’avremmo capito. Eleganza a parte, stigmatizziamo che si impegnino i soldi dei seriatesi senza giustificazione”.

Accuse che il sindaco Cristian Vezzoli ha rispedito prontamente al mittente: “Dire che non abbiamo fornito spiegazioni quando tutto il materiale è in mano ai consiglieri da metà aprile e nel frattempo si sono susseguiti incontri, discussioni e riunioni di capigruppo mi pare bizzarro. Forse le minoranze non accettano che l’amministrazione dopo aver sistemato strade, cimitero, scuole, caserma e centro sportivo presto, come promesso, farà lo stesso anche con la piscina. Forse non va giù il fatto che a farlo sarà una società, Piscine Castiglione, leader nel settore”.

Ma tra frecciate e messa in discussione del progetto, che al Comune costerà un canone iniziale di quasi due milioni di euro più Iva e i già citati corrispettivi annuali da 100mila euro e che il privato si è impegnato a concludere in 685 giorni senza interrompere il servizio, i toni si fanno turbolenti anche a monte, ovvero sulla convocazione della seduta di consiglio.

“La cosa clamorosa – accusano Pd e Albatro – è che una decisione così importante sia stata assunta in un contesto illegittimo, cioè in una seduta di Consiglio Comunale convocata non correttamente in seconda convocazione (già prevista ma non svolta in altra data). Perché poggiare un castello sulla sabbia? La frattura con la Segreteria Generale e la Presidenza del Consiglio a questo punto è totale: non ci sentiamo tutelati nell’esercizio del nostro ruolo e ne denunciamo l’azione di parte e ostile verso le minoranze. Ciò che è accaduto è gravissimo e ciascuno, di questo, si assumerà le proprie responsabilità”.

Parole forti che non preoccupano comunque il primo cittadino seriatese: “Se il contesto sia legittimo o meno non lo decide certo la minoranza – replica Vezzoli – C’è un segretario comunale, non politico, che ha garantito come prima e seconda convocazione fossero pienamente legittime”.

Dopo l’approvazione di mercoledì sera, il Comune di Seriate è pronto a lanciare il bando, al quale potranno partecipare anche altre società avanzando progetti migliorativi, dal punto di vista economico e qualitativo, rispetto a quello proposto dalla ATS mantovana-bresciana, garantendo però sempre progettazione, ristrutturazione, ampliamento e gestione della struttura: un nuovo passo in avanti ma le acque in paese restano agitatissime.

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