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Lo studio

Uno studente universitario su cinque soffre di ansia o depressione: ecco perché

Ma perché sono così tanti gli studenti affetti da disturbi mentali come ansia e depressione?

Gli anni dell’università comprendono tappe fondamentali per la formazione degli adulti di domani, e dovrebbero essere affrontati nel modo più sereno possibile.

Eppure, il rapporto annuale del Center for Collegiate Mental Health della University Park, in Pennsylvania, per il 2017 ha mostrato che l’ansia e la depressione sono i principali motivi che spingono gli studenti a chiedere un sostegno psicologico.

Secondo i risultati della ricerca, gli studenti universitari che dichiarano di soffrire di un disturbo mentale, che sia quello dell’ansia o quello della depressione, sono quasi uno su cinque, che equivale a poco meno del 20 per cento.

Ma perché sono così tanti gli studenti affetti da disturbi mentali come ansia e depressione? Lo ha spiegato David Rosenberg, professore di psichiatria e neuroscienze alla Wayne State University, a Detroit, nel Michigan elencando le cause:

L’uso massiccio della tecnologia

A quanto pare l’infelicità è legata a doppio filo con la tecnologia, considerato soprattutto il fatto che tra il 2006 e il 2016 il tempo che passiamo online è raddoppiato e l’82 per cento degli adolescenti usa i social network tutti i giorni, cioè il 51 per cento in più rispetto al 2008.

Un uso eccessivo dei social media, e della tecnologia in generale, contribuisce a creare interazioni sociali alterate e un maggiore senso di isolamento.

Passare troppo tempo sui social media, inoltre, può provocare un senso di inadeguatezza che spinge le persone a paragonare la vita reale con quella virtuale, creando una sorta di competizione nel condividere foto e messaggi.

L’assunzione di sostanze stupefacenti

Un altro problema degli studenti universitari è l’ambizione: per dimostrarsi all’altezza delle proprie aspettative e di quelle dei genitori, spesso gli studenti fanno ricorso a sostanze stupefacenti.

“Negli ultimi cinque anni, il numero di richieste che ricevo dagli studenti delle scuole superiori e dei college, e dai loro genitori, per stimolanti come Ritalin e Adderall è salito alle stelle. Una decina di anni fa ricevevo simili richieste raramente, o mai. Ora ne ricevo parecchie ogni mese. Queste richieste vengono spesso fatte prima di sostenere esami importanti”, ha scritto Rosenberg.

Farmaci com Ritalin e Adderall dovrebbero essere prescritti solamente alle persone che soffrono della sindrome da deficit di attenzione e iperattività, perché se utilizzati inopportunamente possono causare ansia e depressione.

I costi troppo elevati dell’università

Molti degli studenti che, per frequentare l’università, si trasferiscono in altre città abbandonando la casa di famiglia, soffrono di ansia e depressione.

Questo è dovuto allo stress finanziario a cui sono sottoposti gli studenti fuori sede: le tasse universitarie che diventano sempre più alte, il terrore di indebitarsi che cresce sempre di più, la paura di non trovare un lavoro dopo la laurea e dover tornare a vivere con i propri genitori.

Tutti questi fattori creano una sensazione di disagio, ansia e depressione nelle menti dei giovani universitari. Inoltre, in passato, era quasi scontato che i figli avrebbero superato i loro genitori, nella carriera e nei successi economici. Ora non è più così, anzi: molti studenti universitari credono che, in futuro, non saranno in grado di ottenere ciò che hanno realizzato i loro genitori. C’è un senso di frustrazione che dipende dalla convinzione che non ci siano più lavori “buoni” nel mondo.

Via TPI News.

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