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Ciclismo

Il Giro d’Italia fa 101: al via venerdì da Gerusalemme anche 4 bergamaschi

Le prime tre tappe della Corsa Rosa si svolgeranno in Israele: tra i partecipanti anche tre bergamaschi d'adozione.

 

Ormai manca sempre meno all’inizio del Giro d’Italia. Anche quest’anno la presenza di corridori bergamaschi si farà sentire, con tre corridori presenti tra le fila dei team italiani e uno in quello kazako dell’Astana.

Il numero maggiore di bergamaschi è nel team Androni Giocattoli – Sidermec: Mattia Cattaneo, giovane di Alzano Lombardo che nel 2014, quando correva per la Lampre – Merida, arrivò ottavo in una tappa, suo migliore piazzamento al Giro. Come suo compagno presente anche il giovane Fausto Masnada, alla sua prima partecipazione al Giro.

Nel team Bardiani – CSF è presente Enrico Barbin, trevigliese che l’anno scorso come migliore piazzamento al Giro è arrivato 11esimo.

In maglia Astana, invece, ci sarà Davide Villella, 27enne di Sant’Omobono Terme cresciuto nel Team Colpack passato professionista nel 2014 con la Cannondale: da gennaio 2018 difende i colori azzurro-giallo del team kazako diretto da Aleksandr Vinokurov.

Si aggiungono poi i bergamaschi d’adozione: Giulio Ciccone, compagno di squadra di Barbin, classe ’94 alla terza partecipazione alla Corsa Rosa che risiede a Sorisole, Manuele Boaro che risiede ad Almenno San Bartolomeo e Kanstantsin Siutsou, bielorusso di Sarnico, entrambi della Bahrain-Merida.

Ciccone si è già messo in mostra nel 2016 vincendo una tappa diventando il terzo più giovane a vincere al Giro d’Italia, mentre quest’anno ha fatto vedere ottime prestazione con la vittoria al Giro dell’Appennino e con il nono posto al Tour of the Alps con tutti i migliori corridori.

L’edizione 101 partirà, come ormai spesso capita negli ultimi anni, dall’estero, precisamente da Gerusalemme. In Israele si svolgeranno le prime tre tappe: la prima sarà una cronometro individuale di 9,7 km, la seconda e la terza invece saranno tappe prevalentemente pianeggianti.

Da martedì 8 maggio si torna in Italia con la quarta tappa Catania-Caltagirone. Se pensate che bisogna aspettare l’ultima settimana per vedere le montagne vi sbagliate di grosso: già alla sesta tappa c’è l’arrivo all’Osservatorio Astrofisico posto sull’Etna, mentre la nona tappa prevede l’arrivo al Gran Sasso, a Campo Imperatore.

Ma le tappe clou saranno tra la seconda e la terza settimana: sabato 19 maggio c’è probabilmente la tappa più pesante di tutto il Giro, con l’arrivo sul “Kaiser”, il Monte Zoncolan con i suoi 10 km infernali. La 18esima tappa è una tappa di pianura con una salita secca nel finale con l’arrivo a Prato Nevoso, mentre il 25 maggio arriva la tappa con più gran premi della montagna: si scalano, in sequenza, il Colle del Lys, il Colle delle Finestre (Cima Coppi), il Sestrière e l’arrivo finale a Bardonecchia.

L’ultima giornata decisiva è quella successiva, il 26 maggio, con altri tre gran premi della montagna (Col Tsecore, Col Saint Pantaléon e l’arrivo a Cervinia).

Insomma, lo spettacolo come sempre è assicurato, viste anche le presenze illustri. A contendersi lo scettro saranno probabilmente il vincitore dello scorso anno Tom Dumoulin, il vincitore degli ultimi tre Tour de France Chris Froome e l’italiano Fabio Aru, vincitore della Vuelta a Espana 2015.

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