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Venerdì 4 maggio

“I giovani ricordano la Shoah”: al Falcone Gioele Dix racconta il suo libro sulle leggi razziali

L'autore del libro "Quando tutto questo sarà finito. Storia della mia famiglia perseguita dalle leggi razziali" sarà ospite del Falcone in conclusione dei progetti incentrati sullo studio della Shoah

Il Liceo linguistico “Falcone” di Bergamo, diretto da Gloria Farisé, sta per concludere un anno scolastico che, tra i molteplici progetti culturali per la cittadinanza attiva messi in atto
con successo, ha visto centrale l’attenzione allo studio della Shoah. La presenza di Gioele Dix al liceo venerdì 4 maggio alle ore 11.30 sarà il momento conclusivo di un percorso speciale, avviato con l’inizio dell’anno scolastico, dalla prof.ssa Mariacristina Lovat, docente di Storia, inviata dall’Ufficio Scolastico Regionale, in settembre, al corso di formazione sulla didattica della Shoah, organizzato dal Museo Yad Vashem di Gerusalemme.

La ricchezza di stimoli ricevuti e l’impegno morale e civile ad una restituzione, si sono tradotti in un progetto di studio, che ha coinvolto 21 ragazzi di classi diverse del triennio del liceo, ragazze e ragazzi che già nella loro personale identità, rappresentano uno spaccato molto interessante della nostra società, sempre più multietnica e multilinguistica.
In orario extrascolastico, sotto la guida di Mariacristina Lovat e dei colleghi di storia dell’Arte Stefania Lovat (responsabile del progetto video) e Marcello Ragazzi (responsabile delle musiche), è stato affrontato lo studio delle leggi razziali, emanate in Italia 80 anni fa,indicato quest’anno come tema del Concorso I giovani ricordano la Shoah, promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione.
Alla fase di studio teorico, partita da un inquadramento storico, a cura della responsabile del progetto, e arricchita dal contributo di altri docenti del Liceo (prof.sse Noris Graziella,
Daniela Obiso e Simonetta Rampello) per un sguardo pluriprospettico sull’argomento, sono seguite due uscite didattiche pomeridiane: a Milano per visitare il Memoriale della Shoah e la sinagoga centrale di via Guastalla, e a Bergamo, presso l’Isrec (Istituto per lo studio della storia della Resistenza e dell’età contemporanea), dove, con la dott.ssa Luciana Bramati, si sono sfogliate le pagine della rivista La difesa della razza, cassa di propaganda della pseudoscienza di regime, incarnata dal “Manifesto della Razza”, voluto da Mussolini nel 1938, e si sono esaminati documenti fondamentali, per comprendere cosa avvenne in quegli anni agli ebrei di Bergamo, espropriati dei diritti civili, per legge discriminati prima e, dopo il 1943, perseguitati fino alla fuga e alla clandestinità, o alla deportazione nei campi di sterminio.

Questo è stato il destino di Alice Redlich sposata Schwamenthal, giunta in Italia come ebrea profuga dall’Austria, annessa alla Germania nazista nel 1938, colpita con la famiglia dalle leggi razziali italiane nell’autunno dello stesso anno, internata nel campo di Ferramonti, poi “confinata libera”, in Val Seriana, braccata e in fuga dai nazisti, salvata grazie al suo coragggio e all’aiuto dei partigiani e della gente comune.
Esito ben diverso ebbero le vicende di un’altra famiglia ebrea: i Levi di Ambivere. Sette donne di casa Levi, a cui già era stata requisita la farmacia di famiglia e i beni, sempre per legge di Stato, nel 1943 furono arrestate, rinchiuse nel carcere di Sant’Agata in città alta, deportate prima a Fossoli e poi ad Auschwitz. Solo Laura Levi, poco più che ventenne, riuscì a scampare allo sterminio della sua famiglia, mai più da Auschwitz liberata.

Il coraggio di Alice e il silenzio drammatico di Laura, che non riuscì mai a diventare testimone di Shoah, sono stati il cuore del racconto condotto dai ragazzi del Liceo Falcone per la partecipazione al concorso Miur: titolo del video Il coraggio e il silenzio, Storie di Alice e Laura, donne ebree nella Bergamo delle Leggi razziali.
Il lavoro, presentato al pubblico bergamasco nella sala consigliare di Palazzo Frizzoni, in occasione della conferenza del prof. Sarfatti sulle Leggi razziali il 31 gennaio, e selezionato da Regione Lombardia per la fase finale a Roma, è stato insignito, il 24 aprile, del secondo premio al Concorso Memoria Film Festival, promosso dal Comune di Fusane (provincia di Verona).
I 21 studenti del Liceo sono stati inoltre protagonisti attivi, in gennaio, della Giornata della Memoria, che si è trasformata al Falcone in “Settimana della Memoria”, poiché in 40 classi
(per un totale di oltre 900 ragazzi), il video è stato presentato dagli artefici del lavoro, incaricati a coppie di introdurre la visione, con un curato inquadramento storico, e di animare il dibattito, secondo una prassi didattica di vera “peer education”.

Come è stato detto in apertura, la conclusione felice di tanto impegno sarà proprio venerdì 4 maggio, quando interverrà a scuola l’attore Gioele Dix, ebreo milanese, autore del libro “Quando tutto questo sarà finito. Storia della mia famiglia perseguita dalle leggi razziali” (Mondadori, 2014).
Gioele Dix ha accettato di raccontare la vicenda della sua famiglia e di dialogare con gli studenti, perché colpito dall’attenzione e dall’impegno mostrato dal Liceo nei confronti del tema delle leggi razziali, che tanto hanno segnato il destino degli ebrei italiani.

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