“Con la la tassazione sui redditi al 15% uguale per tutti – la cosiddetta flat tax – il sistema sanitario nazionale riuscirebbe a garantire le cure mediche ai cittadini?”. Se lo chiede Federconsumatori Bergamo, che segnala come da tempo chi viene curato all’Ospedale Papa Giovanni XXIII al momento delle dimissioni riceve il promemoria di quanto sono costate le terapia erogategli.
Il caso preso in esame da Federconsumatori è quello di un paziente appena dimesso dal reparto di Cardiochirurgia.
“In premessa – puntualizza il presidente Umberto Dolci – va detto che non è in discussione il ‘costo’ che viene evidenziato perché abbiamo potuto verificare la qualità della cardiochirurgia dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, anzi, cogliamo l’occasione per esprimere pubblicamente il nostro apprezzamento a medici, chirurghi, anestesisti, infermieri e responsabili dell’organizzazione per il lavoro che svolgono”.
Nel caso verificato la lettera di accompagnamento alle dimissioni specificava:
“Egregio signore… Il valore esposto, espresso in euro, rappresenta il rimborso corrisposto mediamente agli ospedali della Lombardia per il costo sostenuto per tipologie di attività e di prestazioni simili a quelle da Lei usufruite nel corso del Suo ricovero.
Diagnosi/procedura principale del ricovero: costo (in euro) 24.457” (Ventiquattromilaquattrocentocinquantasette euro).
“La cifra in questione fa riflettere, specie se anziché essere pagata dal servizio sanitario fosse a nostro carico – spiega Dolci -. Questo conto porta a porre una domanda a chi propone di portare la tassazione sui redditi al 15% uguale per tutti: voi credete onestamente che se fosse applicata tale aliquota unica sarebbe possibile garantire ai cittadini le necessarie cure mediche salvavita a totale carico del servizio sanitario pubblico?”.
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