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Bergamo

Cittadinanza onoraria ad Andrea Riccardi, fondatore della Comunità Sant’Egidio

L'annuncio in Consiglio Comunale. L'assessore Brembilla: "Da 50 anni si occupa di persone in difficoltà e ultimi senza distinzione di credo. Un onore"

“Il prossimo 8 maggio, nella Sala dei Mosaici della Camera di Commercio cittadina, verrà insignito durante un consiglio comunale straordinario della cittadinanza onoraria “Papa Giovanni XXIII” Andrea Riccardi”. Con queste parole la presidente del Consiglio Comunale di Bergamo Marzia Marchesi ha annunciato, dopo la votazione favorevole del consiglio comunale tenutosi lunedì 16 aprile, la concessione della cittadinanza al fondatore della Comunità Sant’Egidio Andrea Riccardi.

A spiegare la decisione presa dall’amministrazione l’assessore Marco Brembilla, membro della commissione consultiva per la cittadinanza onoraria “Papa Giovanni XXIII”: “Abbiamo deciso di concedere la cittadinanza al fondatore di una comunità che si occupa da cinquant’anni di persone in difficoltà e degli ultimi, senza distinzione di credo – sottolinea Brembilla –. È un onore che venga data questa onorificenza”.

Nonostante l’appoggio favorevole in commissione da parte della minoranza rappresentata dal consigliere di Forza Italia Gianfranco Ceci, nel corso della seduta si è rilevato il parere contrario della Lega, come sottolineato dalla consigliera Luisa Pecce: “Con tutto il rispetto per la personalità rappresentata da Riccardi e per diversi lavori da lui portati avanti, esprimiamo alcune perplessità sulla decisione di insignirlo dell’onorificenza anche in seguito alla pubblicazione di alcuni suoi articoli riguardanti i risultati delle elezioni del 4 marzo pubblicati su “Famiglia Cristiana” e “L’Espresso”. In questi articoli si sottolineava come i voti conferiti al Movimento Cinque Stelle ed alla coalizione di centro destra fossero spinti da paura e rabbia, per cui, nonostante i meriti della personalità, non siamo d’accordo sulla scelta della persona e voteremo contrariamente a questo provvedimento”.

La scelta della Lega è stata condivisa anche da Fratelli d’Italia, ma non dai restanti gruppi di minoranza hanno espresso il loro voto favorevole al provvedimento, stessa scelta presa della maggioranza, i cui esponenti hanno espresso “rammarico” per il mancato voto favorevole all’unanimità: “Andrea Riccardi ha sempre operato a favore del dialogo, rivolgendosi anche ad altre confessioni religiose – illustra la consigliera del Partito Democratico Francesca Riccardi – Questa non è una cittadinanza di tipo politico, ma una cittadinanza data ad una personalità che ha creato una comunità d’intenti tra persone con idee diverse, per cui dispiace che non vi sia l’unanimita’ ”

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