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Bassa

Cologno, operazione “Occhio di Ra”: droga, armi e prostituzione in un night club

L'indagine dei Carabinieri della Compagnia di Treviglio: dieci le persone indagate, tre sottoposte a misura cautelare

Spaccio, favoreggiamento della prostituzione, porto illegali di armi da fuoco e furti in abitazione. Ennesima operazione dei Carabinieri della Compagnia di Treviglio, questa volta in un locale notturno di Cologno al Serio.

I militari hanno portato a termine una nuova indagine, chiamata “Occhio di Ra”: il nome del night club della Bassa che è stato posto sotto controllo e che ora si trova sotto sequestro preventivo.

In tutto sono 10  le persone indagate: alcune di nazionalità italiana, altre albanese. Nello specifico, un 50enne è finito in carcere, una donna di 26 anni è agli arresti domiciliari e un altro uomo, di 38 anni, è stato sottoposta all’obbligo di dimora con divieto di allontanarsi durante l’orario notturno.

arresti night club

I primi controlli dei carabinieri all’interno del locale risalgono allo scorso novembre (leggi qui). Allora erano state riscontrate diverse violazioni: cucine sporche e telecamere puntante irregolarmente su dipendenti e clienti e illeciti fiscali.

Inoltre, su un totale di circa 30 dipendenti, tra figuranti di sala e personale addetto alla gestione del night club, ben 14 erano risultati “in nero”.

Night Club Occhio di Ra

La lente di ingrandimento degli inquirenti, coordinati dal pm Fabio Pelosi, sull’Occhio di Ra si era posizionata già nel 2015 quanto nell’ambito dell’indagine per l’omicidio di Arben Vorfi, 29enne albanese trovato morto in casa a Treviglio (LEGGI QUI): l’attività investigativa degli uomini dell’Arma, infatti, aveva messo in luce un rilevante circuito di spaccio di cocaina che li aveva condotti proprio al locale di Cologno, molto gettonato nella Bassa e che tra i suoi promotori vanta anche il nome dell’ex pornostar Maurizia Paradiso che comunque non figura tra gli indagati.

I carabinieri di Urgnano e quelli di Treviglio da tempo tenevano sotto controllo l’Occhio di Ra, evidenziando diversi aspetti illegali: il locale, posto su due livelli, presentava al piano inferiore i cosiddetti privè dove le ragazze, in prevalenza dell’Est che seguivano un regolamento ben preciso ed “esercitavano” secondo un tariffario, si esibivano in abiti succinti, fino ad arrivare anche a rapporti sessuali completi coi clienti.

Nell’ordinanza di custodia cautelare il gip Marina Cavalleri ha sottolineato come il locale fosse l’epicentro di un sistema criminale: oltre allo spaccio e allo sfruttamento della prostituzione, in passato era già stato infatti teatro di una sparatoria.

In manette sono finiti 3 cittadini italiani: F.C., ex guardia penitenziaria 50enne di Cavernago che gestiva il locale ora in carcere; M.G., 39enne ai domiciliari; e C.F., 38enne a cui è stato imposto l’obbligo di dimora e il divieto di uscire di casa dalle 21 alle 7.

Tra gli altri 7 indagati ci sono cinque cittadini albanesi tra i 24 e i 30 anni, un 27enne rumeno e un 66enne italiano.

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