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La polemica

Foppolo, il cartello della discordia: “Per le consumazioni al sacco 10 euro a persona”

La foto sui social genera un fiume di commenti. I gestori del rifugio che lo hanno esposto: "È una provocazione, ma troviamo assurdo specificare come in un ristorante sia vietato consumare cibo portato da casa. In città nessuno lo farebbe"

La questione ha tenuto banco sui social network per una giornata intera. “Per le consumazioni al sacco 10 euro a persona”, recita il cartello esposto dai gestori della Terrazza Salomon del Rifugio Montebello di Foppolo, in alta Valbrembana.

Una volta postata sui social, la foto del messaggio riportato a chiare lettere ha scatenato un fiume di commenti: alcuni favorevoli, altri contrari; molti dei quali dal tono polemico, indipendentemente dalla corrente di pensiero. Su Facebook è stato persino lanciato un sondaggio sulla questione, che ha visto partecipare centinaia di persone tra cui anche qualche amministratore della zona.

“Con quella cifra di solito mangio al ristorante: primo, secondo, contorno, dolce, acqua, un quarto di vino e caffè”, commenta qualcuno. “Fanno bene. Io penso che sia maleducazione andare a mangiare cibo portato da casa sulla terrazza di un ristorante”, replica qualcun’altro. C’è chi, invece, la mette sul bon ton: “Semplicemente sarebbe di buon gusto esporre un cartello con scritto ‘sono vietate le colazioni al sacco’, come fanno (o dovrebbero fare) tutti gli esercizi pubblici che lavorano per il loro profitto”.

A chiarire, alla fine, ci hanno pensato gli stessi gestori del rifugio, con un lungo post su Facebook. Secondo i gestori trattasi di una “provocazione”, in quanto nessuno avrebbe pagato i discussi 10 euro. “Troviamo veramente assurdo dover specificare che in un ristorante sia vietato poter consumare del cibo portato da casa – scrivono -. Semplicemente per una questione di buon senso e perché immaginiamo che nessuno di voi si permetta di fare lo stesso in un ristorante di città. Ogni giorno – proseguono – dobbiamo avere discussioni con gente che questa cosa non la capisce o, più probabilmente, fa finta di non capirla. Perché è troppo comodo avere un tavolo pulito a disposizione piuttosto che portarlo da casa. Ed è per questo che è stato messo il cartello di divieto”.

I gestori del rifugio spiegano di trovarsi spesso “con la Terrazza del ristorante piena di clienti che si lamentano perché non trovano posto, quando molti tavoli sono occupati da gente che mangia al sacco”. E si chiedono: “È giusto che un cliente che paga non abbia il posto a sedere perché rubato da altri che non ne hanno diritto? È giusto che siamo noi a doverci rimettere? Per quelli che non riescono a capirlo, vi invitiamo a risparmiare i 10 euro ed investirli una volta in un buon pranzo da noi”.

Qui sotto il post completo:

 

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