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A Bergamo e in provincia, torna a crescere il numero dei fallimenti in marzo

Con 28 aziende fallite, il numero di imprese bergamasche che da gennaio ha consegnato i libri in Tribunale è di poco inferiore a 70. Soprattutto in edilizia

Un rosario di fallimenti e chiusure. L’edilizia è il comparto che nel mese di marzo, a Bergamo, ha registrato una moria di imprese.

Mentre i fallimenti, a gennaio, avevano toccato quota 25, a febbraio la situazione è migliorata (se così si può dire) con 15 fallimenti e un totale di 40 imprese fallite. A marzo il numero è tornato a crescere. Con 28 fallimenti il numero di imprese bergamasche che ha portato i libri in Tribunale, da inizio anno (a marzo), è di poco inferiore a 70.

Per le costruzioni l’agognata ripresa resta un miraggio. Mentre altri settori riprendono quota, le aziende bergamasche impegnate in edilizia pagano ancora caro il prezzo della crisi economica, con la recessione che ha avuto effetti devastanti per i costruttori. I numeri parlano chiaro.

Tra le imprese edili fallite salta all’occhio la Cantieri Edili Bergamelli srl -in liquidazione- con sede a Nembro, via Trevasco 17. Di seguito, proprio come i grani del rosario, le altre imprese legate al settore dell’edilizia: Colombelli Costruzioni Edili di Colombelli Mario & C. snc di Zanica; C.B.I. Srl Compagnia Bergamasca Investimenti di Bergamo; Edil Kappa srl di Villongo; Edil Promotions srl di Gorlago; En-Sol srl -in liquidazione – di Chiuduno; Ghezzi Marino & C. sas di Terno d’Isola; IMB srl -in liquidazione- di Zanica; Investimenti immobiliari srl di Bergamo; Liguria Buildings in liquidazione srl di Bergamo, Seven srl unipersonale di Osio Sotto; So.Ger srl di Almè ed il Consorzio Edile Lombardo con sede a Sarnico. A chiederne il fallimento il pubblico ministero.

Tutti gli atri settori hanno fatto, complessivamente, registrare 15 fallimenti. A consegnare i libri in Tribunale la SBP srl di Urgnano. A chiederne il fallimento l’Agenzia delle Entrate-Riscossione “per un rilevantissimo debito nei confronti dell’istante e di altri soggetti terzi, dalla decadenza dalla rateizzazione dei debiti tributari e dai plurimi pignoramenti subiti con esito infruttuoso”. Dichiarata fallita l’attività di vendita al minuto di abbigliamento ed accessori I.B. Fashion srl di Martinengo; Sisters srl di Caravaggio; Mirtilla srl di Bergamo; l’attività di legatoria AGB srl di Castelli Calepio; Revolution Energy srl -in liquidazione- di Pradalunga, il commercio all’ingrosso di abbigliamento e accessori della World Trade Fashion srl di Bergamo, Eleman srl di Brignano Gera d’Adda; EA srl -in liquidazione- (già Euroart srl in liquidazione) con sede a Ghisalba, Unilab Service srl -in liquidazione- con sede a Bergamo, via XX settembre 70 e la B2B srl di Curno.

Chiudono il lungo elenco delle aziende costrette ad alzare bandiera bianca la Convivio Service srl – in liquidazione – con sede a Bergamo, Rotonda dei Mille 1, “avente ad oggetto l’assunzione, con scopo di stabile investimento e non di collocamento presso terzi, di titoli azionari ed obbligazionari, nonché di partecipazioni o interessenze in società e, in generale, l’acquisizione, detenzione e gestione dei diritti, rappresentati o meno da titoli, sul capitale di imprese, società ed enti”; la Unilab Service srl -in liquidazione- di Bergamo, la Metal Group spa e la Ongis Metal Fer spa, entrambe con sede a Pontirolo Nuovo. A finire a gambe all’aria anche Cardillo Antonio, titolare di Cristal Sala Slot.

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