Prima ha tentato di fuggire poi, dopo essere stato fermato, nella notte ha confessato. All’alba di giovedì 5 aprile il 43enne Maurizio Novembrini è stato arrestato con l’accusa di duplice omicidio. È uno dei cinque fratelli di Carlo Novembrini, 51 anni, ucciso a colpi di pistola insieme alla compagna Maria Rosa Fortini di 40, all’interno della sala slot ‘Gold Cherry’ di Caravaggio. Al vaglio invece la posizione della sorella di Novembrini, che avrebbe accompagnato Maurizio con la Fiat Panda sul luogo del delitto.
Un’esecuzione in piena regola con un movente, pare, maturato nell’ambito familiare. Carlo Novembrini, pregiudicato legato al clan mafioso dei Madonia, con alle spalle una detenzione sotto il 41 bis (il regime di carcere duro riservato ai responsabili di delitti mafiosi) originario di Gela. Lui, artigiano, pare avesse scontato la sua pena con la giustizia e si era rifatto una vita con Maria Rosa Fortini, impiegata in un’impresa edile. I due vivevano a Sergnano, in provincia di Cremona.
Fino a mercoledì sera, quando intorno alle 18 la coppia è stata raggiunta all’interno del locale di Caravaggio dal fratello e dalla sorella di lui. Tra i due uomini sarebbe nata una discussione. Un commesso della sala slot sarebbe intervenuto per sedare gli animi. Quando la situazione sembrava essersi risolta, ecco la sparatoria.
Fortini avrebbe cercato di proteggere il compagno facendo da scudo. Entrambi però sono finiti a terra sotto i quattro colpi di pistola esplosi a bruciapelo da una semiautomatica 9×21.
Nella mattinata di giovedì al comando dei carabinieri di Bergamo è in programma una conferenza stampa per fare luce sull’accaduto.
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