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Regione lombardia

Pirellone: 16 assessori, 11 uomini, 5 donne, 7 della Lega; Gori: “Un poltronificio”

La composizione della nuova Giunta disegnata dal presidente Attilio Fontana

Sono dunque due gli assessori bergamaschi scelti da Attilio Fontana per la nuova giunta regionale: si tratta di Claudia Maria Terzi (Lega) con delega alle infrastrutture e trasporti, e Lara Magoni (Fratelli d’Italia) con delega a turismo e marketing territoriali. La giunta, presentata a Milano nel pomeriggio di giovedì 29 marzo dal neo governatore Attilio Fontana, è composta da 16 assessori, 11 uomini e 5 donne: “Con orgoglio posso dire di aver mantenuto l’impegno di chiudere la giunta entro Pasqua -. dichiara Fontana – La giunta è composta da persone esperte, con proprie capacità e provenienti da lunghe esperienze amministrative”.

Per Claudia Terzi si tratta di una riconferma dopo l’esperienza all’assessorato all’ambiente svolta la scorsa legislatura, mentre sia per Lara Magoni che per l’esponente della Lega si tratta di un ritorno dopo l’elezione rispettivamente a Senato e Camera.

Per la campionessa di sci si tratta della prima esperienza da assessore dopo aver fatto parte della Commissione turismo nel corso del suo primo mandato da consigliere, mentre per l’ex sindaco di Dalmine si tratta di un passaggio di consegne tutto bergamasco, con il deputato forzista Alessandro Sorte che lascia l’assessorato ad infrastrutture e trasporti nelle mani dell’esponente della Lega, un assessorato su cui ha posto l’attenzione anche il presidente Attilio Fontana, il quale aveva fissato fra i primi punti da toccare del suo mandato un intervento sulla rete regionale lombarda.

In giunta a farla da padrona è stata la Lega che, con 7 assessori, diviene il gruppo più rappresentato, seguita da Forza Italia con 4 e Fratelli d’Italia con 2, mentre Lista Fontana e Noi con L’Italia ottengono un assessorato ciascuno, con il segretario della lista civica Stefano Bruno Galli nuovo titolare di cultura ed autonomia e con il presidente del Consiglio Regionale uscente Raffaele Cattaneo all’ambiente e clima.

Nella squadra legata al partito di Matteo Salvini fanno parte oltre a Claudia Terzi anche i bresciani Fabio Rolfi (agricoltura, alimentazione e sistemi verdi) e Davide Carlo Capparini (Bilancio, finanza e semplificazione), il sondriese Massimo Sertori (Enti locali, montagna e piccoli comuni), la pavese Silvia Piani (Politiche per la famiglia, genitorialità e pari opportunità), il milanese Stefano Bolognini (Politiche sociali, abitative e disabilità), la brianzola Martina Cambiaghi (Sport e giovani) ed il lodigiano Pietro Foroni (Territorio e Protezione Civile), ma anche il sottosegretario ai Rapporti con il Consiglio regionale Fabrizio Turba. Per Forza Italia, dopo le lunghe trattative svoltesi nei giorni scorsi fra Attilio Fontana e Silvio Berlusconi, è arrivata la vicepresidenza di Fabrizio Sala (al quale è andato anche l’assessorato per la Ricerca, innovazione, università, export e internazionalizzazione), la riconferma di Giulio Gallera alla salute e le nuove entrate di Melania Rizzoli (Istruzione, formazione e lavoro) e Alessandro Martinazzoli (Sviluppo economico), mentre in Fratelli d’Italia, oltre a Lara Magoni entra a far parte della giunta anche Riccardo De Corato, nuovo assessore alla sicurezza

Sull’elevato numero di assessorati si è concentrato il Dem Giorgio Gori, il quale ha sottolineato come le nomine siano frutto di dinamiche di partito: “La nuova giunta lombarda? È il poltronificio del centrodestra, costruito tutto intorno a logiche di partito, addirittura a partire da faide interne agli stessi partiti. Venti poltrone, due in più di Maroni, e solo pochissime tracce di competenza, oltre che pochissime donne. È la prova della debolezza di Fontana di fronte all’invadenza dei partiti della sua maggioranza, a partire dalla Lega. La Lombardia meritava decisamente di più.”

Sui trasporti si è impostato l’intervento di Dario Violi, consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle: “Quella di Fontana è una nuova giunta che nasce vecchia, con il solito sistema di spartizione tra partiti. Altro che competenza e merito, per soddisfarli tutti avrà ben 16 assessori, due più di Maroni, un record di poltrone che farà lievitare i costi della politica lombarda – ha commentato l’esponente pentastellato – Partono male i Trasporti, con l’ex Assessore all’Ambiente, per un ufficio che avrebbe bisogno di una gestione tecnica visto lo stato d’emergenza in cui versa il trasporto pubblico lombardo. Invece di puntare su di un curriculum con esperienza esclusiva sul tema, come richiesto anche dai pendolari, si nomina l’ennesimo politico”.

A far eco alle parole del candidato presidente grillino anche il neo consigliere regionale Niccolò Carretta (lista Gori Presidente), il quale si concentra il proprio intervento sulla situazione dei trasporti lombardi: “A tutti gli assessori un sincero augurio di buon lavoro: c’è moltissimo da fare specialmente per affrontare l’emergenza ambientale della regione più inquinata d’Europa, per l’abbattimento delle liste d’attesa nelle strutture sanitarie e, soprattutto, per dare risposte immediate e nette sulla situazione sempre più drammatica che i pendolari bergamaschi sono costretti a vivere tutti i giorni sulle linee ferroviarie. Alla neo assessore ai Trasporti Terzi, quindi, arriveranno presto mie richieste di chiarimenti sui disagi delle ultime settimane e sugli intendimenti che ha circa questa emergenza che non può più attendere promesse vane”.

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