Mentre a Curno preparano una nuova mobilitazione, il 12 aprile a Roma si svolgerà un incontro fondamentale con l’azienda al Ministero del Lavoro: sono giorni concitati per la vicenda Mediaworld, con i lavoratori bergamaschi che da un mese e mezzo sono stati avvisati del prossimo trasferimento della sede centrale a Verano Brianza.
L’ufficialità della data stringe i tempi anche per il prossimo sciopero, che darà seguito al presidio del 2 e 3 marzo scorso quando i dipendenti hanno protestato all’esterno della sede via Lega Lombarda, sconfinando anche all’interno del centro commerciale: “Lo sciopero territoriale verrà indetto a giorni – conferma Terry Vavassori della Fisascat Cisl – Ha senso che verrà organizzato prima dell’incontro a Roma, per ribadire con fermezza le nostre richieste”.
Nelle ultime ore una voce insistente parlava di una possibile alternativa offerta ai dipendenti degli uffici, ovvero quella di traslocare all’interno dei punti vendita per andare a colmare eventuali carenze di personale: un’ipotesi che i sindacati smentiscono, o almeno negano che sia mai stata sottoposta per vie ufficiali.
Di certo, invece, c’è che i circa 500 dipendenti coinvolti sono determinati a difendere il proprio posto di lavoro, ovviamente a condizioni sostenibili: “Proposte alternative a quelle iniziali da parte dell’aziende non ce ne sono state – sottolinea Vavassori – Qualora dovessero arrivare le valuteremmo. Ufficialmente tutti i lavoratori sono disposti a traslocare a Verano ma al tempo stesso non sono disposti a farlo a queste condizioni. Vogliono tenersi il posto di lavoro ma a condizioni ovviamente più dignitose: noi li incontriamo spesso, regnano rabbia e preoccupazione per il futuro”.
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